Motocross, stagione chiusa al terzo posto per Michele Cancian. Ora il pilota di Refrontolo punta al salto di qualità

Stagione conclusa sul podio generale per Michele Cancian. Il pilota di Refrontolo si è infatti piazzato al terzo posto nella classifica finale del Campionato Veneto di Motocross.

Quella di quest’anno è stata una stagione particolare, iniziata in ritardo a causa del Covid, che si è caratterizzata per un calendario ristretto, (costellata da una serie di gare annullate), come quella di Giavera del Montello (qui l’articolo), e condizioni atmosferiche anomale.

Un anno però pieno di soddisfazioni per Michele, accompagnato anche da grossi sacrifici come lui stesso ha raccontato, sia dentro, che fuori la pista. Dagli allenamenti dopo le giornate di lavoro, all’attenzione di ogni dettaglio della sua vita, in modo da non contrarre il virus ed essere costretto a saltare alcune prove del campionato.

Come se non bastasse, ha subito un infortunio alla schiena che lo ha visto costretto a saltare la prova di Pieve del Grappa, facendogli perdere così punti preziosi.

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Infortunio che però non ha condizionato la sua stagione, infatti, con un doppio secondo posto di manche nelle gare di Vicenza ed Arco di Trento, disputata sotto il diluvio, era pronto a giocarsi la piazza d’onore nella graduatoria generale contro il rivale Francesco Vanzetto nella prova finale di Mantova.

Gara però annullata dopo il dpcm del 3 novembre, decisione che ha quindi classifiche congelate all’ultima prova.

Il prossimo anno Michele, motivato dalla splendida stagione appena conclusa, raddoppierà il suo impegno sportivo correndo nel campionato Triveneto Rider nella classe Mx2 e nella Selettiva Nord dell’Italiano Rider con la sua Honda Crf 450 con cui ha corso quest’anno, con l’obiettivo di qualificarsi nelle prime posizioni accedendo così alle finale nazionale, contro i piloti più forti d’Italia.

Cancian però, oltre a raccontare la sua stagione, ci tiene a precisare come questa disciplina, il Motocross, sia poco considerato e poco conosciuto, anche ai livelli più alti come il Mondiale; invitando tutti dunque a conoscere questo bellissimo sport fatto di rinunce, sacrifici, ma anche pieno di soddisfazioni.

(Fonte: Walter Zambon © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Michele Cancian).
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