Situazione complicata per tante società dilettantistiche del territorio: molte realtà a rischio fallimento

Sono tantissime le società di calcio dilettantistiche che, a causa della pandemia da Covid-19, rischiano il fallimento. 

Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha fatto chiarezza, qualche giorno fa, sul futuro dello sport italiano a fronte dell’emergenza Coronavirus: “Lo sport italiano è fondato sulle società sportive dilettantistiche. Questo stop forzato provocherà diversi feriti, forse anche qualcosa di peggio. La priorità è mantenere in vita queste società, prima ancora di parlare di sgravi fiscali, iniziative per gli impianti e supporti dal sistema bancario”.

Secondo un dossier realizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti, con il proprio centro di elaborazione dati e il centro studi della Federcalcio, il 30% delle società dilettantistiche italiane rischia concretamente di scomparire, quando la situazione sarà tornata alla normalità.

Tutto questo avrà effetti devastanti sul piano economico, ma soprattutto sul piano sociale. Dei 680 mila ragazzi tra i 5 e i 16 anni tesserati oggi per una società dilettantistica, almeno 200mila a livello nazionale rischiano di non poter proseguire l’attività.

Dati allarmanti che interessano moltissime società calcistiche anche dell’Alta Marca Trevigiana. Un rischio dunque per tantissime realtà che non potrebbero non avere più la forza economica di rialzarsi.

Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora in Commissione Cultura aveva spiegato che “Nel prossimo decreto arriverà un fondo a favore dei club dilettantistici”.

Finora però questo “paracadute” economico non si è visto. I costi di gestione proseguono, fra affitti, canoni e campi da sistemare. Il calcio minore è fermo e chiede ulteriori certezze sul futuro.

L’Italia, su questo settore, è in netto ritardo sulla tabella di marcia e centinaia di migliaia di persone attendono segnali precisi.

L’augurio delle diverse società è che venga fatta maggiore chiarezza dai piani alti, sperando di abbinare, qualora ci fosse un parziale ripristino, l’attività sportiva con la sicurezza, elementi fondamentali per ipotizzare un piano di ripartenza.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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