Mario Lorenzon (nella foto), 85enne residente a Solighetto, ha vinto la medaglia d’argento ai campionati europei master di cross country, svoltisi domenica 8 settembre 2019 nella città di Caorle.
Uomo di poche parole e dal fisico asciutto, che farebbe invidia anche ad atleti molto più giovani di lui, Lorenzon è nato a Pieve di Soligo il 5 settembre del 1934 e dal 1945 vive a Solighetto.
Orgoglioso del suo podio, l’anziano atleta si allena da sempre nello splendido scenario delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, in particolare a San Gallo e Collagù.
Da sempre attento alla dieta e alla forma fisica, Lorenzon non consuma cibi grassi, vino e bibite gassate da circa 10 anni.
“Ho vinto 20 medaglie in competizioni regionali – ha raccontato l’atleta di Solighetto – e sono arrivato terzo tre volte ai campionati italiani. Non mi aspettavo questo secondo posto di Caorle e sono contento. Mi alleno tra le viti del Prosecco in un territorio dove c’è sempre meno spazio per correre: una volta le zone per allenarmi erano molto più spaziose”.
“È stato emozionante – ha proseguito Mario Lorenzon – il momento delle premiazioni dove, dopo aver indossato la divisa italiana, ho ascoltato l’inno nazionale. A 60 anni avevo smesso di correre a piedi per dedicarmi alla bicicletta. Ho fatto il ciclista per 9 anni, vincendo anche qualche competizione, ma in seguito ho capito, visto che muoversi in bicicletta sulle strade è sempre più pericoloso, che era meglio tornare a correre”.
“Ho vinto due campionati a squadre di corsa in montagna – ha concluso l’atleta di Solighetto – ma ormai è difficile che mi emozioni perché ho vinto tante volte, arrivando sempre dietro Bruno Baggia che è un gran fuoriclasse. Domenica prossima gareggerò a Pordenone. Ai giovani dico di praticare nella vita qualche sport senza esagerare troppo. Io non potrei mai rinunciare a correre nelle mie colline”.
Nella gara di Caorle, dopo aver accusato un dolore alla milza, Lorenzon si era fatto superare da alcuni atleti ma, dopo essersi reso conto di aver rischiato di perdere il podio, ha trovato dentro di sé la forza per lo sprint finale che gli ha regalato un inatteso secondo posto.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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