Una vita per lo sport: intervista al maestro di judo Gianpietro Vascellari, premiato dal Coni

L’ultimo in ordine di tempo è stato il riconoscimento prestigioso del Coni “Una vita per lo sport” e decisamente il maestro Gianpietro Vascellari (nella foto),  presidente del Judo Aikido Vittorio Veneto, si merita una finestra particolare tra gli sportivi della Sinistra Piave e dell’Alta Marca.

QDP. Maestro Vascellari, questa è solo l’ultima soddisfazione di una vita per lo sport e il judo in particolare?
GV. Certo. A Rovigo, il presidente del Coni Gianfranco Bardelle nel corso della cerimonia “Sport Veneto in festa”, che oltre a premiare i migliori risultati internazionali degli atleti veneti, mi ha riconosciuto come presidente e insegnante i tanti successi ottenuti dal Judo Aikido Vittorio Veneto. E’ stato bello.

E’ la sua creatura dalla fine degli anni Settanta, per lei 50 anni di Judo e oltre 40 a Vittorio Veneto?
E’ un’associazione sportiva che in oltre quarant’anni di intensa attività, dalla fine del 1977, ha segnato la storia di questo sport in regione. Non è infatti facile riassumere quanto realizzato, non solo in campo sportivo ma organizzativo e soprattutto educativo. Dico solo che intere generazioni di giovani e meno giovani sono infatti passate per la palestra del Palasport vittoriese, crescendo e maturando nel rispetto dei tanti valori che questo sport insegna.

Come si presenta la bacheca della società?
Se diamo una breve occhiata ai successi ottenuti attraverso l’intensa attività agonistica del Club, ci troviamo di fronte ad un lunghissimo elenco di successi con centinaia di coppe e migliaia di medaglie che da lungo tempo pongono il Club ai primi posti nelle competizioni del nord est d’Italia.

Non mancano le affermazioni nazionali e internazionali?
Certo che no, se poi allarghiamo lo sguardo al campo nazionale, il Judo Vittorio Veneto ha collezionato un lungo elenco di titoli e podi in ogni parte d’Italia. Anche in campo europeo le medaglie non sono mancate, arrivando con la nazionale italiana a rappresentare più volte il nostro paese in campo mondiale.

Nel frattempo sono cresciute le già numerose cinture nere del Club…
Eh qui siamo arrivati ormai alla quota record di 116 in una regione dove il Judo Vittorio Veneto si trova ai vertici dei risultati sportivi ormai da oltre vent’anni e mediamente tra le migliori società in campo nazionale.

E oltre alle cinture nere ha preparato insegnanti, li ricorda?
Tutti uno ad uno: la scuola di Judo vittoriese ha preparato 31 insegnanti tecnici ed una decina di arbitri, riconfermandosi leader anche nel settore organizzativo. Senza falsa modestia da oltre trent’anni il Club organizza infatti il Torneo internazionale più affollato d’Italia con circa 2.000 iscritti di 16 diverse nazionalità, senza dimenticare la recente finale nazionale del Campionato italiano di Judo Katà svoltasi a Vittorio Veneto per ricordare i cent’anni dalla fine della “Grande Guerra.

Parliamo di fiori all’occhiello di questa lunga storia di sport?
Il fiore all’occhiello della Società rimane l’affollato settore educativo giovanile, dove i risultati pur non essendo appariscenti come quelli che riempiono le cronache sportive, rappresentano in realtà la vera struttura portante di una “scuola di vita” che fino ad ora ha portato migliaia di giovani a formarsi il carattere maturando quei valori che li accompagneranno per tutta la vita.

Infine l’Aikido, anche questo trova spazio al palasport?
Abbiamo festeggiato i 23 anni di Aikido: era il 1995, quando dopo aver consolidato in 19 anni di attività un Club di Judo competitivo in campo internazionale ed un Torneo di Judo tra i migliori d’Italia, ho deciso di portare per la prima volta a Vittorio Veneto la “non violenza” dell’ Aikido. Rispetto alle tecniche difensive istintive e generalmente violente, lo schema tecnico di quest’arte marziale viene infatti rovesciato.

Anche qui un ricordo?
Ero già allora cintura nera “quarto dan” di Judo, e conobbi quello che sarebbe poi diventato non solo un amico carissimo ma la guida tecnica del futuro Aikido Vittorio Veneto: il maestro Fausto De Compadri, con cui avevo molte affinità e mi affincai per scoprire i “segreti”di questa affascinante disciplina orientale e aprire poi la nuova sezione sportiva del Judo.

E allora auguri al Judo Vittorio e al maestro Vascellari.

(intervista a cura di Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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