Ancora è tanta l’attesa per la riapertura degli impianti sciistici agli amatori in Veneto. Dal 15 febbraio, salvo imprevisti, le piste potranno tornare ad essere a disposizione di tutti, seguendo le linee guida approvate da Cts e governo.
La Conferenza delle Regioni ha quindi adottato le disposizioni da attuare per la riapertura degli impianti.
La possibilità riguarda ovviamente solo le Regioni in zona gialla e, proprio per questo, è verosimile che il governatore del Veneto, Luca Zaia, attenda l’esito del monitoraggio di oggi e la successiva decisione dell’esecutivo circa il “colore” della nostra Regione, prima di emanare un provvedimento che sancisca ufficialmente la riapertura degli impianti in Veneto.
Il Dpcm stabilisce che, a partire dal 15 febbraio 2021, gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti.
Sarà necessario limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili.
Dovranno essere creati percorsi che garantiscano il distanziamento sociale di almeno un metro nella fase di accesso alle biglietterie e successivamente agli impianti di risalita, riducendo la formazione di gruppi; i passeggeri dovranno indossare la mascherina chirurgica; i servizi igienici negli spazi comuni, dovranno garantire la presenza di dispenser all’esterno con la disposizione di igienizzare le mani prima dell’accesso ed anche all’uscita.
Oltre tutto questo ci sono poi stringenti disposizioni che riguardano la capienza delle diverse tipologie di impianti:
Nel caso delle seggiovie, portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina chirurgica. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento.
Per le cabinovie, riduzione al 50% della capienza massima del veicolo ed uso obbligatorio di mascherina chirurgica. Per le funivie, riduzione al 50% della capienza massima del veicolo, sia nnella fase di salita che di discesa, con uso obbligatorio di mascherina chirurgica.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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