Tempi duri per la pallavolo locale così come gli sport in generale. Le ulteriori disposizioni che stanno, difatto, bloccando non solo l’ambito sportivo ma anche quello quotidiano con una sempre più ampia limitazione degli spostamenti, causa aumento drastico dei casi Covid (soprattutto in Veneto), portano inevitabilmente a delle conseguenze.
Paradossalmente, la decisione della Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) stupisce: prendendo atto di quanto pubblicato nuovamente sul sito del Coni nell’elenco di eventi e competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale che di fatto modifica quanto precedentemente riportato sullo stesso sito del Coni, viene stabilita l’immediata possibilità di ripresa degli allenamenti per le formazioni di serie C, quelle dei campionati nazionali di categoria, per il beach volley e il sitting volley perché riconosciute di interesse nazionale come stabilito dal regolamento gare federale.
Una notizia che sorprende, ma in maniera negativa alcune società, che, si trovano penalizzate data l’impossibilità di allenarsi come la società farrese del Volley Piave.
“Per noi diventa un problema – afferma il presidente Ino Gerlin – Ora, teoricamente, ci sarebbe la possibilità di riprendere gli allenamenti nelle palestre, (grazie al discorso delle categorie riconosciute di valenze e interesse nazionale, tutte le under 19,17,15 e 13 possono ora allenarsi) invece, al momento, per noi questa soluzione non è ipotizzabile”.
La Fipav conterebbe di ripartire con i campionati verso la fine di gennaio, ma questa sarebbe una decisione che danneggerebbe tante società, in primis il team farrese: “Sarebbe un bel problema per le ragazze, partendo dal fatto che noi siamo fermi da novembre, svolgendo poi solamente allenamenti a casa individuali, le atlete non hanno mai potuto allenarsi in palestra poichè entrambi i palazzetti (di Farra di Soligo e Sernaglia della Battaglia) finchè le scuole dei rispettivi comuni sono aperte possono essere utilizzate esclusivamente dagli studenti e non dalle società“.
“Questo ovviamente ci penalizza in termini di team – prosegue – poichè se la Fipav decide di partire durante il periodo di fine gennaio/inizio febbraio per le gare di campionato, per noi del Volley Piave si verrebbero a creare problemi di natura fisica alle ragazze (si rischierebbero molti infortuni a causa dei pochi allenamenti)”.
Un altro punto a sfavore per la società farrese potrebbe sicuramente essere la disuguaglianza in termini di preparazione, il team si troverebbe in una situazione di svantaggio rispetto ad altri club, che, invece hanno avuto modo di allenarsi regolarmente fino a 10 giorni fa.
L’augurio di Gerlin dunque è quella che scuole e amministrazioni possano trovare un punto di accordo: “Noi rispettiamo entrambe le amministrazioni comunali, (poichè capisco che hanno le mani legati in questo contesto) che, negli anni, ci hanno sempre supportato e aiutato, però chiediamo, soprattutto ora che verranno chiuse le scuole, che le ragazze possano allenarsi in palestra almeno nel periodo natalizio e festivo ovviamente se la situazione epidemiologica lo permette”.
Una società che comunque, come tante altre, ha sempre dimostrato di aver rispettato tutte le disposizioni Fipav e del Dpcm: “Noi abbiamo circa 200 tesserate (dati 2019-20), da quando siamo partiti a settembre non abbiamo mai riscontrato un caso positivo al Covid, siamo sempre riusciti a rispettare nella maniera più capillare e precisa possibile tutte le disposizioni e le misure di sicurezza previste da entrambi i protocolli (dopo ogni allenamento la sanificazione completa della struttura e degli strumenti)“.
Al momento il Volley Piave si ritrova a proseguire gli allenamenti “indoor”, tramite esercizi personalizzati da casa preparati per le giovani atlete, nella speranza che, nel più breve tempo possibile, si possa tornare alla normalità.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: Volley Piave).
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