Da Calalzo alla Dakar, secondo posto per Umberto Fiori. De Carlo: “Congratulazioni per un risultato straordinario”

Stefano Calzi e Umberto Fiori

Dalle nevi di Calalzo di Cadore alla sabbia della Dakar: secondo posto nella categoria H4 per Umberto Fiori, calaltino e consigliere comunale, reduce dalle tredici tappe della 46esima edizione del Rally Dakar.

Fiori ha corso come navigatore insieme a Stefano Calzi, pilota e titolare di un’impresa a Parma, proprietario di una Mitsubishi protagonista dell’allora Parigi Dakar negli anni Novanta.

Fiori e Calzi sono stati impegnati nella gara Classic, che prevede l’utilizzo solo di auto “storiche”, ossia di modelli che abbiano partecipato alla Dakar fino al 1999; quella utilizzata dalla coppia calaltino-parmense godeva anche di un valore aggiunto: non si trattava di una semplice replica, ma proprio del modello che a metà anni Novanta aveva già percorso quelle stesse strade.

Secondo posto nella categoria H4, della 46esima edizione del Rally Dakar,
per Umberto Fiori

La categoria che ha visto impegnato Fiori e Calzi è stata la H4, quella riservata ai mezzi più veloci: “Sono un grande appassionato di queste gare, e partecipare alla manifestazione più importante al mondo nella specialità off road e cross country è sempre un’emozione. Ho già partecipato ad una decina di edizioni della Dakar, dall’Africa al Sudamerica, e il risultato ottenuto oggi è stato meraviglioso ed emozionante”, il commento di Fiori al termine delle premiazioni al traguardo finale di Shaybah, in Arabia Saudita. La gara aveva preso il via due settimane fa, il 5 gennaio, da Yanbù, sempre in Arabia Saudita.

Immediate le congratulazioni a Fiori da parte del suo sindaco, Luca De Carlo: “Un risultato straordinario per una persona tanto appassionata dello sport quanto amante del suo paese. Complimenti a lui e a Stefano Calzi per il risultato ottenuto in una delle manifestazioni motoristiche più note a livello mondiale. Lo aspettiamo al suo rientro in Italia per poterlo festeggiare come si deve”.

(Foto: Maria Soave Nardi).
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