Non sempre ciò che dovrebbe far notizia ha la giusta risonanza, e quando passa sottovoce è giusto dare il peso e il valore che merita: è il caso dell’atletica leggera Italiana.
In un’Italia dove è il calcio spesso a farla da padrone e a far parlare di sé, quest’edizione degli Europei di Atletica di Roma è passata alla storia come la più dorata di sempre in casa Italia.
Un traguardo storico bellissimo, emozionante, da tenere con il fiato sospeso milioni di italiani soprattutto perché giocato in casa, a Roma; fatto di passione sogni e sacrifici.
Gli azzurri dell’atletica sono stati semplicemente stellari nella 6 giorni di gare, e hanno segnato quella che entrerà nella storia come una delle imprese epiche dello sport tricolore.
Questo risultato è uno splendido anticipo in vista dei Giochi Olimpici che si terranno a Parigi, con la cerimonia di inaugurazione fissata per il 26 Luglio.
Gli azzurri si sono così imposti in questa 26 edizione dell’Europeo e nel medagliere con 24 medaglie.
Un medagliere importante: 24 medaglie frutto di uno sport come l’atletica leggera che negli anni è cresciuto e nelle varie discipline ha trovato terreno fertile per decollare e volare alto; dove – come dice il testo di una nota canzone – sono sempre i sogni a dare forma al mondo.
Dietro alle 24 Medaglie dell’Italia ci sono i cugini francesi con 16, a seguire le 13 della Gran Bretagna e, ai piedi del podio, le 7 della Norvegia.
Se analizziamo nel dettaglio le 24 Medaglia azzurre, all’interno troviamo 11 Ori, 9 Argenti e 4 Bronzi: numeri impressionanti che ci fanno sentire più che mai orgogliosi. Un record se si pensa che l’Italia in precedenza non era mai andata oltre i 5 Ori e alle 12 Medaglie complessive, traguardo raggiunto nell’edizione di Spalato 1990.
Sempre in Croazia venne raggiunto il miglior piazzamento nella storia del medagliere: un bel quarto posto alle spalle di potenze come Germania Est, Regno Unito e Unione Sovietica, a emulare quanto successe a Praga nel 1978, quando si chiuse dietro a URSS, Germania Est e Germania Ovest.
Così, nomi che fino a qualche mese fa erano per lo meno sconosciuti sono diventati i nuovi idoli di milioni di ragazzini.
Sono d’oro e ed entrano nell’immaginario collettivo la performance di Gianmarco Tamberi nel salto in alto, la forza di Leonardo Fabbri nel getto del peso, lo sprint vincente fatto di sudore e sacrificio di Marcell Jacobs sui 100 metri davanti a Chituru Ali, il fascino della fatica di Lorenzo Simonelli sui 110 ostacoli, la gara perfetta di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia a precedere Valentina Trapletti; la tenacia di Yeman Crippa nella mezza maratona con Pietro Riva alle spalle; la doppietta pazzesca di Nadia Battocletti su 5.000 e 10.000 metri, l’acuto di Sara Fantini nel lancio del martello, e non per ultima l’apoteosi della 4×100 maschile.
Da brividi anche gli argenti di Alessandro Sibilio (400 ostacoli) e Mattia Furlani (salto in lungo), oltre a quelli di Filippo Tortu (200 metri), Larissa Iapichino (salto in lungo, nella foto) e della 4×400 mista, quasi a confermare che questa disciplina è affare di famiglia per la figlia di Fiona May, uno dei nomi leggendari della Nostra atletica leggera allenata dal papà.
I bronzi sono andati a Francesco Fortunato (20 km di marcia), Zaynab Dosso (100 metri), Catalin Tecuceanu (800 metri) e Pietro Arese (1500 metri).
L’Italia succede così nell’albo d’oro al Regno Unito, che si era imposto nel 2022 e nel 2018, mentre nel 2016 fece festa la Polonia.
Nella storia hanno vinto soltanto Unione Sovietica, Germania, Regno Unito, Francia, Polonia, Russia e Svezia.
Che sia stata un’impresa epica lo si capisce anche dal cerimoniale, quando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ammesso di avere infranto il protocollo del Quirinale presentandosi per due volte anziché una al medesimo evento per assistere alle imprese dei ragazzi azzurri. Perché, si sa, quando c’è di mezzo un record persino il protocollo può attendere.
E’ un Italia che vola così leggera e sogna, tiene attaccati con il fiato sospeso milioni di appassionati di questo nuovo sport nazionale in cui Tamberi e Jacobs sono solo la punta di questo bellissimo sogno.
Un’altra immagine, forse la più bella dei giorni scorsi, è la consegna della bandiera tricolore dalle mani del Presidente Mattarella a Gianmarco Tamberi, che sarà l’alfiere azzurro, insieme ad Arianna Errigo, nella cerimonia dei Giochi Olimpici del 26 Luglio a Parigi.
Sono i sogni a dare forma al mondo, cantava un noto cantautore, e questo è un sogno bellissimo da cui non vogliamo svegliarci: vola alto Italia, così bella e così leggera anche se al collo hai 24 medaglie; e continua a splendere come mai in questo sport, perché Parigi ti aspetta.
(Ha collaborato Carlotta Samogin. Foto: Grana/Fidal)
#Qdpnews.it