Insulti sessisti da donna a giovane arbitra, la condanna di Zaia: “Oltre la vergogna. Ora il Daspo”

“Se un giovane arbitro donna viene fatta segno di insulti sessisti da parte di un’altra donna, significa che dobbiamo prendere atto con sconcerto che ci sono situazioni nelle quali non esiste più nemmeno la vergogna. Si vergogni invece chi ha profferito quelle offese, e sia orgogliosa di sé stessa la giovane arbitra alla quale va tutta la mia solidarietà. Quanto alla colpevole degli insulti, per lei mi auguro il Daspo”.

Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione al brutto episodio accaduto in un palazzetto di Motta di Livenza dove – secondo quanto riportato dalle cronache – una spettatrice ha rivolto pesanti insulti sessisti all’arbitro, una ragazza di 18 anni, nel corso dell’incontro di basket tra Motta e Feltre.

“Episodi di questo genere – aggiunge Zaia – fanno parte di quell’àmbito della vita quotidiana nel quale ancora non si è riusciti a eradicare l’aggressività, la violenza, verbale o fisica. Il peggio del peggio è accaduto a Motta, dove insulti sessisti sono stati rivolti ad una donna a un’altra donna. Forza Alice – conclude Zaia – hai dimostrato carattere e resilienza. Continua a coltivare la tua passione con orgoglio e con l’augurio di vederti fischiare su campi di categorie superiori”.

L’episodio desta ancora maggiore sconcerto se si pensa che è avvenuto in prossimità della Festa della Donna, che ha visto anche nel territorio dell’Alta Marca molte iniziative di sensibilizzazione.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Qdpnews.it)
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