200 migranti al giorno arrivano in Veneto. Zaia: “Situazione insostenibile, va governata. Il nuovo fronte è la Tunisia”

200 migranti al giorno arrivano in Veneto
200 migranti al giorno arrivano in Veneto

Arrivano da 150 a 200 migranti ogni giorno in Veneto e provengono specialmente dalla Tunisia, ma non solo: sbarcano a Lampedusa e vengono smistati nelle varie Regioni. Alcuni, se ci riescono, proseguono verso altri Paesi, altrimenti si accampano dove possono.

Una metà abbondante viene regolarmente registrata e definita in un piano d’azione strategico di inserimento, un altro quaranta per cento, invece, scompare nel nulla, infilandosi ai margini della società. È il tema caldo di oggi, lunedì 17 luglio, e Luca Zaia, presidente della Regione, l’ha commentato dicendo che fenomeni come questi non vanno subiti, ma governati.

“Io non prendo in considerazione le polemiche, guardo direttamente ai numeri: oggi rispetto all’anno scorso chiuderemo con il doppio degli arrivi, quindi 200 mila immigrati – spiega Zaia – 7.800 sono i profughi attualmente ospitati in Veneto: se qualcuno mi spiega come tutta l’Africa starci in Italia allora gli diamo il premio Nobel.

Questa situazione è insostenibile, quindi bisogna risolverla: non l’ha creata questo governo, è una congiuntura internazionale, ma dobbiamo cominciare a mettere i puntini sulle i a livello europeo. L’Europa percepisce Lampedusa come il confine italiano, invece chi ci arriva la percepisce come la porta dell’Europa”.

Sulla proposta del protocollo tra Anci e Regione e Prefetti, Zaia si dice favorevole: “L’immobilismo non aiuta a nulla. Almeno questi accordi danno un minimo di divisione e organizzazione. Devo però anche ricordare che dalla Libia, per esempio, da quello che so io, non arrivano più flussi importanti. Il nuovo fronte invece è la Tunisia. Siamo davvero preoccupati di questi numeri. Non vorremmo neanche occuparci di questo tema a dire la verità ma siccome c’è, ora rischiamo di subirlo.

Penso sia ragionevole che un presidente di Regione, assieme al presidente dell’Anci Mario Conte, propongano questa soluzione. Siamo stati i primi a livello nazionale a chiedere che venisse organizzata una cabina di regia, ma se lasciamo fare alle prefetture in autonomia poi finisce che la tendopoli da qualche parte ce la troviamo. Di cento emigranti un 70% non ha alcun titolo per venire qui: non scappano dalla guerra e non hanno alcuna protezione internazionale”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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