Ancora una volta Giovanni Carraro si conferma protagonista del racconto che vede raccontate le bellezze del Veneto, questa volta all’apice della triade Unesco rappresentata dalle Dolomiti Bellunesi e più precisamente dal sito delle Tre Cime di Lavaredo, nel comune di Auronzo di Cadore: a lui è stato assegnato il “Premio Auronzo 2020”.
Deliziando il pubblico con ampie riprese aeree e con la sua telecamera, secondo l’amministrazione comunale di Auronzo di Cadore e del Consorzio Tre Cime, Giovanni è riuscito a raccontare ciò che davvero stupisce della montagna, ovvero ciò che sta dietro l’immagine.
Se da sempre l’incrocio di uomini e montagne rappresenta la metafora della vita, la Val d’Ansiei è diventata il set ideale per un racconto che parla in modo rispettoso ma coinvolto del dialogo tra la civiltà e la natura.
Nonostante capiti spesso che il giornalista racconti degli itinerari che percorre nel bellunese, così come nel trevigiano, nei suoi post o sulle sue rubriche, quest’impegno è stato riscontrato in modo particolare nella produzione di “Tre Cime di Lavaredo, la Trinità delle Dolomiti”, in cui è stato celebrato e festeggiato il decimo anniversario dell’intitolazione delle Dolomiti a Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
“Io sono nato a Pieve di Cadore e quindi tra me e quella zona c’è un legame che persiste tuttora: la mia famiglia ha lavorato molto con Lorenzago, dove mio padre è cittadino onorario, e di conseguenza mi sento molto attaccato anche a quelle montagne – spiega Giovanni Carraro – Nei miei documentari ho cercato di dare voce a chi normalmente non ce l’ha, quegli orgogliosi alpinisti e soccorritori che preferiscono salvare vite e affrontare sfide nell’ombra”.
“Sono anni ormai che Giovanni si impegna per promuovere Auronzo e Misurina – commenta il sindaco di Auronzo di Cadore, Tatiana Pais Becher – dai suoi primi servizi su Cimagogna, dalle sue popolari riprese della “catena umana” formata per l’abbraccio delle Dolomiti, fino all’ultimo, completo, documentario sulle Tre Cime”. Il primo cittadino racconta inoltre del legame tra il regista Taffarel e Auronzo di Cadore, a cui Carraro le ha confidato di ispirarsi.
“Sono anni ormai che Giovanni si impegna per promuovere Auronzo e Misurina – commenta il sindaco di Auronzo di Cadore, Tatiana Pais Becher – dai suoi primi servizi su Cimagogna, dalle sue popolari riprese della “catena umana” formata per l’abbraccio delle Dolomiti, fino all’ultimo, completo, documentario sulle Tre Cime”. Il primo cittadino racconta inoltre del legame tra il regista Taffarel e Auronzo di Cadore, a cui Carraro le ha confidato di ispirarsi.
Per quanto riguarda il “Premio Auronzo”, ideato nel 1947, dal giovane Bruno Piasentini, sono in molti i giornalisti di pregio ad averlo ricevuto: da Auro Bulbarelli a Pino Donaggio, il premio è un titolo onorifico verso chi si impegna per portare il nome e l’essenza della montagna auronzana. Il conferimento avverrà il 5 settembre al Kursaal di Auronzo di Cadore, alla sera, con la presentazione di Barbara Paolazzi.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: Giovanni Carraro).
#Qdpnews.it