A “Porta a porta” Luca Zaia e Vincenzo De Luca: un confronto tra elezioni vinte e sanità tra il “doge” e lo “sceriffo”

“Il doge e lo sceriffo”: questo il nome dello spazio dedicato nella serata di ieri, martedì 29 settembre, al confronto tra i governatori di Veneto e Campania, Luca Zaia in collegamento da Villorba e Vincenzo De Luca presente in studio, all’interno dello storico programma di Rai 1 “Porta a porta”, condotto da Bruno Vespa.

Un’occasione per porre a confronto, su tematiche come le ultime elezioni regionali e la sanità, i due governatori che hanno fatto parlare di sé per le percentuali di voti ottenuti, ovvero 76 percento per Zaia e 70 percento per De Luca.

Entrambi concordi sulla necessità di “un riequilibrio tra Nord e Sud”, hanno dialogato sul tema delle risorse, specialmente in ambito sanitario: se da un alto Vincenzo De Luca ha evidenziato quanto la Campania sia la Regione che riceve meno fondi per la sanità, per via dell’età media di una popolazione piuttosto giovane, Luca Zaia ha in generale suggerito di verificare “l’efficienza degli apparati sanitari, cioè il numero di medici per popolazione”.

“Le macchine devono lavorare, non devono solo essere acquistate”, ha aggiunto Zaia, mentre “siamo pronti alla sfida dell’efficienza” è stata la promessa fatta da De Luca.

Per entrambi sono state ripercorse le tappe che li hanno condotti fino alla posizione attuale: da un lato la troupe di “Porta a porta” si è recata a Bibano, frazione del Comune di Godega di Sant’Urbano, per intervistare chi lo conosce, per poi scovare il bar della prima riunione politica avuta dall’attuale presidente di Regione.

“Avete ricevuto voti anche da chi non appartiene ai vostri partiti di riferimento”, è stato il commento di Vespa.  “Un voto di popolo, un voto trasversale”, è stata la prima risposta di De Luca all’osservazione del giornalista: “Mi auguro che questo voto sia un segnale positivo per l’Italia, che merita serenità”.

“Un bel risultato, considerato poi come io non abbia fatto campagna elettorale. – ha replicato Zaia – Ma avere un grande consenso, ora significa avere la grande responsabilità di rappresentare anche chi non fa parte del nostro orientamento”.

Due Regioni poste a confronto a partire dall’incremento giornaliero di casi di Covid-19, ovvero 286 in Campania e 140 in Veneto.

“Sono allarmato – ha dichiarato De Luca, il quale ha posto il divieto di organizzare feste o ritrovi con più di 20 persone – perché siamo già nella seconda epidemia e sono preoccupato anche per le scuole: per convivere con il Covid è necessario il rigoroso rispetto delle regole”.

Nei nostri ospedali non c’è emergenza sanitaria e una percentuale esigua di medici è stata infettata: questo evidenzia l’efficacia dell’uso della mascherina. – ha, dal canto suo, spiegato Zaia – A scuola abbiamo capito che i contagi provengono da fuori, dai luoghi di aggregazione e dagli ambienti famigliari: ciò spiega il motivo per cui i compagni di classe del caso positivo finora risultano essere sempre negativi. Confermo inoltre che i test rapidi sono stati autorizzati, e sono pronti anche i test rapidi eseguiti sulla saliva, con risultati pronti in 5-6 minuti”.

Test rapidi per i quali il governatore della Campania ha reso nota la disponibilità a usarli: “Se riceveremo qualche fornitura, saremo contenti di usarli perché almeno per i prossimi 10 mesi non avremo ancora nessun vaccino pronto”.

Un confronto, quello di ieri sera, che ha messo in dialogo tra loro due governatori finora molto citati, con in comune il volume di consenso appena ottenuto.


(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).

(Foto: da Porta a Porta).
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