A scuola con gli animali: conosciamo l’eterocefalo glabro

Caro lettore,

oggi ti voglio parlare di un meraviglioso adattamento della natura: l’eterocefalo glabro, detto anche ratto-talpa nudo.

Vive nel sottosuolo delle zone desertiche di Etiopia, Kenya e Somalia. Madre Natura ha adattato questo mammifero eliminando il superfluo, e accentuando ciò che poteva essergli utile per la sopravvivenza della specie.

Adattamento 1: è senza pelo, glabro

Vive vicino all’Equatore, dove scava cunicoli e gallerie, lunghe anche 3 chilometri. Il pelo, quindi, che nei cani e nei gatti ha il compito di regolare la temperatura corporea, non gli occorre: il terreno che lo circonda svolge adeguatamente questa funzione. È un animale eterotermo, o a sangue freddo, ma non necessita di scaldarsi al sole come i rettili, proprio per l’omeotermia mantenuta dagli strati di terreno.

Adattamento 2: scarsa vista

Nella tana, costruita nel terreno, è buio, quindi gli occhi sono ridotti a delle piccole fessure, che gli attribuiscono una scarsa capacità visiva.

Adattamento 3: è un buon corridore

Compensa la scarsa capacità visiva con una notevole capacità di correre veloce lungo i cunicoli, anche in retromarcia, se necessario.

Adattamento 4: zampe corte

Vive in cunicoli e gallerie, che devono essere stretti o rischiano di crollare per il peso eccessivo: in un “tubo” stretto passa meglio un corpo affusolato con zampe corte.

Adattamento 5: presenza di artigli affilati

Sulle zampe sono presenti artigli affilati, che gli consentono di scavare cunicoli e gallerie.

Adattamento 4: le orecchie sono atrofizzate

Nella tana vive con la sua “TRIBÙ”, pertanto non deve aguzzare l’udito per percepire l’arrivo di eventuali predatori; per la natura, quindi, è inutile sprecare energie nello sviluppo delle orecchie.

Adattamento 5: è assente il ritmo circadiano

L’essere umano è sveglio di giorno e dorme di notte, tranne lavori particolari, seguendo il ritmo circadiano; i gufi e altri animali notturni hanno il ritmo circadiano invertito. L’eterocefalo alterna periodi di attività, durante i quali scava la galleria o si nutre, a periodi di pausa.

Adattamento 6: è un animale eusociale

Se ogni famiglia si creasse la sua tana, dove crescere i piccoli, il terreno potrebbe diventare troppo cedevole… ma la Natura… Vive in gruppi, costituiti fino ad un massimo di 100 individui, dove è presente una regina, l’unica femmina riproduttrice, e 3 maschi, detti fuchi, così da garantire una varietà di DNA.

All’interno della tribù sono presenti, inoltre, altre femmine, che aiutano la regina con i piccoli fino al completo svezzamento, i maschi operai, ai quali è impedita la riproduzione, che procurano il cibo e scavano le gallerie. Questa organizzazione sociale, simile a quella di api, formiche e termiti, è detta eusociale.

Se vuoi conoscere meglio l’eterocefalo glabro, ti aspetto; inoltre, è presente nel capitolo 6 del libro Il mondo di Alphazoo!

Non mi resta che augurarti buona domenica e buona settimana!

Ti aspetto la settimana prossima per parlarti del facocero!

(Foto: web).
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