Al via la Mostra del Cinema di Venezia, presente a sorpresa Hillary Clinton. Zelensky in video: “La guerra, una tragedia senza le musiche di Morricone”

Il presidente delle Regione del Veneto Luca Zaia assieme alla moglie Raffaella e alla madrina della Mostra del Cinema Rocío Muñoz Morales

Si è alzato il sipario sulla 79esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che quest’anno festeggia i 90 anni dalla sua fondazione.

Durante la cerimonia d’apertura è stato consegnato (accompagnato da una standing ovation da parte del pubblico) il Leone d’Oro alla carriera a Catherine Deneuve. “È un grande piacere per me essere qui a Venezia. È molto lunga la mia storia con questa città” ha dichiarato l’attrice francese.

Madrina del festival è l’attrice spagnola Rocío Muñoz Morales che ha debuttato nel cinema italiano nel 2019 nella commedia “Immaturi – il viaggio” dove ha conosciuto Raoul Bova, suo attuale compagno. Nel 2021 l’attrice è protagonista nel film “They Talk” di Giorgio Bruno. “Sono molto grata e contenta di questo ruolo” ha commentato prima di salire sul palco in un abito lungo bianco e nero. Ha poi voluto ricordare “quando avevo sei o sette anni e guardavo dalla finestra cosa accadeva in una fabbrica di riparazioni auto. Quello era il mio ‘cinema”. 

Durante la serata non sono mancati i riferimenti al conflitto tra Ucraina e Russia, soprattutto quando alla cerimonia inaugurale ha partecipato in video collegamento anche il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che si è detto essere “molto grato della possibilità di parlare della nostra situazione. Da 189 giorni la storia è fuori concorso, è un dramma basato su fatti reali, una tragedia senza le musiche di Morricone, un orrore fatto di esplosioni e morti che non dura 120 minuti”.

Diversi gli ospiti illustri, tra personaggi politici e attori. Oltre a quelli citati sopra spiccano anche Tessa Thompson (valchiria nel film “Thor”), Julianne Moore (presidente di giuria), l’ex segretario di Stato americano Hillary Clinton (ospite d’eccezione dei Dfv Awards), il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia (nella foto di copertina assieme alla moglie Raffaella e alla madrina del festival), il ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta, il ministro della cultura Dario Franceschini e il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

“Questa è una Biennale che ha dei numeri importanti – ha spiegato dal red carpet del Lido Roberto Cicutto, presidente della Biennale di Venezia -: questa non è l’edizione della ripartenza in quanto noi non ci siamo mai fermati. Credo che, così come in quella dedicata alle altre arti, anche in quella del cinema ciò che succede nel mondo si riflette. L’augurio che faccio alla Biennale è lo stesso che faccio al mondo: ritrovare serenità, pace e sicurezza nell’ambito sanitario”.

Come detto, presidente della giuria che decreterà il film vincitore è l’attrice e scrittrice statunitense con cittadinanza britannica, candidata cinque volte all’Oscar (vinto nel 2015) Julianne Moore, che prima di entrare alla cerimonia d’apertura ha voluto salutare il numeroso pubblico presente: “E’ davvero una serata meravigliosa, sono molto contenta e orgogliosa di essere qui come presidente della giuria e tutti i giurati sono persone di grande talento e molto preparati”.

Sono 23 i film in concorso, “un po’ di più rispetto al solito – spiega Alberto Barbera, direttore artistico della rassegna – però è difficile rinunciare quando ci sono dei buoni film. Le prime candidature le abbiamo avute a dicembre. L’obiettivo principale per il quale stiamo lavorando tutti è quello di riaccendere la voglia delle persone di andare a vedere i film in sala”. 

Ad aprire la mostra è stato il film White noise di Noah Baumbach, tratto dal romanzo di Don DeLillo “Adam Driver”.

(Foto: Regione Veneto).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati