“Chi ci crede, combatte. Chi ci crede, supera tutti gli ostacoli. Chi ci crede, vince! Grazie alla comunità della Lega Veneta per questo straordinario risultato di squadra che mi ha eletto Segretario Regionale con oltre il 65% del voto dei delegati. Sono emozionato, felice e orgoglioso di appartenere a tutto questo. Ora avanti, a tutta velocità!”: con queste parole Alberto Stefani ha voluto commentare l’elezione a segretario della Lega – Liga Veneta.
L’onorevole Stefani ha avuto la meglio su Franco Manzato, già assessore regionale, capogruppo della Lega nel Consiglio Regionale del Veneto e parlamentare.
“Complimenti ad Alberto Stefani – si legge in una nota di Matteo Salvini, segretario federale della Lega -, eletto dai militanti segretario della Lega in Veneto. In bocca al lupo e buon lavoro a lui e a tutti i componenti del direttivo, con la certezza che si lavorerà con unità e passione, con autonomia, lavoro, sicurezza e crescita del Veneto e dell’Italia come obiettivi comuni”.
Rispetto al Trevigiano, la prima “gatta da pelare” per Stefani è rappresentata dalle dimissioni di Stefano Marcon da sindaco di Castelfranco Veneto.
Queste le idee programmatiche per la Segreteria Regionale del neo segretario della Liga Veneta: il venerdì “Giornata del Militante” in sede regionale; Scuola di formazione veneta; tour autonomia (ogni mese una tappa in ogni provincia per illustrare lo stato di aggiornamento del disegno di legge); contro il pensiero unico, per il mantenimento dell’identità veneta; notiziario mensile (consiglieri regionali e parlamentari insieme per la Lega); festa regionale annuale; budget annuale per le feste della Lega.
E ancora: rendere più operativi i dipartimenti regionali (tra questi il dipartimento della natalità); ripristino di rappresentanti d’area (ex circoscrizioni); finanziamento delle sezioni al voto o per attività di informazione alla cittadinanza; presenze degli istituzionali comunicate ad ogni segretario di sezione; serate informative con parlamentari e consiglieri regionali; scambio di “buone pratiche” tra Comuni della Lega; riconoscimenti ufficiali ai militanti storici; riconquistare le grandi città con un lavoro di rete e di apertura.
(Foto: Facebook).
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