Appello di Zaia a Draghi per un tetto al prezzo del gas: “I fermi produttivi sono sempre più frequenti. Dobbiamo pensare anche all’autonomia alimentare”

“Subito un tetto al prezzo del gas”: è questo l’appello del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, al premier dimissionario Mario Draghi per provare a tamponare una situazione che sta letteralmente mettendo in ginocchio tante famiglie e imprese italiane.

Tornati dalle ferie, molti italiani hanno trovato l’amara sorpresa dell’aumento dei prezzi delle bollette; anche le imprese che quest’estate hanno lavorato bene non potranno gioire perché, in diversi casi, la scelta è tra restare fermi per non consumare energia o andare avanti con il rischio di non poter affrontare le conseguenze del caro energia.

“In questi mesi stiamo vivendo in un’economia di guerra – sottolinea il governatore del Veneto – Il costo dell’energia è quadruplicato: è fondamentale che ci sia un intervento dall’Europa su modello del price cap francese. Molte imprese – anche nel turismo che da noi vale 18 miliardi di euro – ci dicono che sono costrette a chiudere o ad aprire al minimo. I fermi produttivi sono sempre più frequenti. Il sistema delle speculazioni sul prezzo del gas ci sta affamando, tenendo in pugno il mercato e le vite dei nostri cittadini”.

Zaia ha parlato dell’articolo 21 del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che prevede la possibilità di rinegoziare il programma al mutare delle condizioni socio-economiche. 

“Con la guerra queste condizioni sono mutate drasticamente – continua – Faccio pertanto un appello a Draghi, sempre lungimirante e attento: sposi subito questa causa, senza attendere oltre. Il Presidente del Consiglio ci ha dato un grande standing come Paese e soprattutto è credibile. Se aspettiamo le scelte dell’Europa attenderemo molto e le famiglie andranno assolutamente allo sfascio perché non riusciranno a pagare le bollette. Penso che sia fondamentale che il Governo si faccia sentire e comunque si intervenga come si è fatto in Francia, peraltro, dove si è deciso di fissare un prezzo massimo del + 4%, dopodiché per il resto interviene lo Stato, interviene il Governo”. 

Alla domanda sulla possibilità di un tetto europeo al prezzo del gas, il governatore ha risposto: “L’Europa ha ragione di esistere nel momento in cui è al fianco dei propri cittadini. Oggi noi assistiamo da un lato alle difficoltà delle relazioni con la Russia, per quanto riguarda l’Italia la Russia è il primo fornitore con il 38% del gas che consumiamo, dall’altro abbiamo la speculazione che è qualcosa di dannosissimo. Quello che sta accadendo nella più grande Borsa, che è quella di Amsterdam, dove si scommette sul prezzo che il gas avrà nei prossimi mesi”.

“Se tu hai un metro cubo di gas da vendere – prosegue – e vedi che fra quattro mesi qualcuno dice che varrà 5 volte tanto, è inevitabile che tutto si porti verso l’alto. Questo poi va a finire che devasta i bilanci familiari e delle aziende. Il Paese senza Governo non esiste, ma qualcuno lo dovrà pur governare. Di certo non è il periodo delle vacche grasse, è il periodo delle difficoltà, dell’economia di guerra, di un’uscita dal Covid che è stata dolorosa e ora si vede schizzare verso l’alto il prezzo delle materie prime e il costo dell’energia. Spero che dopo la pioggia arrivi il sereno: di brutto tempo ne abbiam preso tanto, nei mercati e in tutto quello che è accaduto. Spero vivamente anche che si apra un percorso nuovo”. 

“Questo Paese non deve solo pensare all’autonomia energetica, che è sacrosanta, ma anche a quella alimentare – conclude – Se chiudessero tutti i rubinetti, chessò per un cataclisma o per una guerra (abbiamo già visto un anticipo con la vicenda ucraina), noi non siamo in grado di dire che siamo autonomi da un punto di vista alimentare. Non è che possiamo pensare di andare a svuotare gli scaffali dei supermercati perché abbiamo paura di non avere più cibo. Un Paese civile deve garantire il cibo ai suoi cittadini. Quindi dobbiamo abbandonare i ‘set outside’ imposti dall’Europa e tutto quello che è non coltivazione e tornare a coltivare i campi e investire nell’agricoltura in maniera tale che ci siano derrate alimentari, che ci sia cibo”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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