Dopo due anni di attesa per il famoso festival veronese “Tocati” è arrivato il fondamentale via libera da parte dell’Unesco per la sua iscrizione nella lista dei patrimoni mondiali dell’Umanità.
Il Tocatì, il cui nome deriva dall’espressione veneta “toca a ti” ossia “tocca a te”, è il tuo turno, è una manifestazione di giochi e sport tradizionali, organizzata ogni anno a Verona da uomini, donne e bambini provenienti da diverse parti del mondo.
L’Organo degli esperti mondiali ha riconosciuto come il “Tocatì” rappresenti un eccezionale e unico strumento di salvaguardia di una pluralità di giochi tradizionali e di manufatti ludici caratterizzati dalla sostenibilità, dal riciclo e dal riuso. Il dossier era stato elaborato da un gruppo di antropologi riuniti nell’associazione SIMBDEA ed ha visto la città di Verona protagonista di tutte le fasi. Con il supporto dell’intera Regione Veneto.
“Voglio complimentarmi con l’organo degli esperti, presieduto dal professor Petrillo – dichiara il presidente della regione Veneto Luca Zaia -, per aver evidenziato nella valutazione l’ottimo lavoro di squadra posto in essere da tutto il comitato promotore, capace di realizzare un dossier eccellente, con il forte coinvolgimento della cittadinanza veronese e di tutte le comunità coinvolte nel processo di candidatura e nella rivitalizzazione dei giochi antichi”.
Il dossier infatti è stato valutato da un gruppo di esperti mondiali incaricato di valutare le candidature a ‘patrimonio dell’umanità’. Organo presieduto dall’italiano professor Pier Luigi Petrillo che, però, non ha partecipato alla valutazione della candidatura veneta. Tale organo è composto da sei esperti, di cui, oltre all’italiano Petrillo, uno proveniente da Singapore, uno dal Burkina Faso, uno dal Messico, uno dalla Siria e uno dal Kirghizistan. Al termine di un lungo processo di valutazione durato quasi due anni, l’organo ha reso pubbliche le valutazioni dichiarando come il Tocatì è degno di essere proclamato patrimonio dell’umanità UNESCO.
La candidatura infatti era stata avanzata dall’Italia nel 2020, affiancata da Francia, Belgio, Croazia e Cipro. Ovvero i paesi coinvolti nell’organizzazione del festival a Verona.
Ora i ‘giochi’ non sono finiti: la valutazione dell’organo degli esperti mondiali, infatti, dovrà essere sottoposta al voto del Comitato intergovernativo del Patrimonio culturale immateriale che si riunirà a Rabat tra fine novembre e i primi di dicembre. Saranno loro, in rappresentanza di oltre 180 Stati, a dettare l’ultima parola e a decidere se confermare o modificare la valutazione dell’organo tecnico.
Se il Comitato intergovernativo dovesse confermare il parere tecnico, il Tocatì verrebbe iscritto nella lista delle “buone pratiche” dell’Unesco ovvero un elenco in cui l’Unesco iscrive tutti quei programmi e quelle iniziative che ritiene debbano essere patrimonio dell’umanità perché molto efficaci nel salvaguardare le tradizioni culturali di un popolo.
(Foto: Instagram Festival Tocati)
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