Ripartenza golosa dopo il lockdown grazie alle 1800 gelaterie del Veneto che si sono inventate un gelato che, secondo le parole del governatore Luca Zaia, può essere definito il “Gelato della Rinascita”.
Si tratta del gelato allo “Sbatudin”, tuorlo d’uovo sbattuto con lo zucchero, utilizzato in passato dalle famiglie contadine come ricostituente e destinato soprattutto ai bambini, agli anziani e ai convalescenti. Oltre all’uovo sbattuto con lo zucchero, i gelatai della Regione Veneto hanno pensato di aggiungere un passito veneto e di arricchirlo con dei biscotti per una ricetta che prevede esclusivamente prodotti veneti e che sarà diffuso in tutte le gelaterie del territorio regionale.
Per quanto riguarda l’emergenza Coronavirus, il presidente della Regione Veneto ha ribadito nel punto stampa di oggi, domenica 14 giugno 2020, che il virus c’è ancora anche se la sua aggressività sembra essere diminuita.
L’invito del governatore è rispettare le regole sul distanziamento sociale e di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, ma anche nei luoghi all’aperto in caso di assembramenti (la stessa cosa si deve fare in macchina se si viaggia con persone che non siano familiari conviventi).
Il presidente Zaia ha ricordato anche la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, spiegando che in Veneto ci sono 135 mila donatori Avis e altri 30 mila donatori di diverse associazioni, ringraziando tutte le persone che donano il loro sangue e sottolineando l’importanza di ospitare in Regione il Tempio Internazionale del Donatore a Pianezze di Valdobbiadene.
La proposta del Ministero dell’Istruzione di aprire le scuole il 14 settembre è stata accolta positivamente dal Governatore del Veneto, il quale ha dichiarato che, però, il Governo dovrebbe prendersi l’impegno di svolgere le elezioni il 6 settembre.
Sul tema del futuro vaccino per il Coronavirus, Zaia ha affermato: “Se i vaccini ci sono, sono validati e autorizzati con il passaggio Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), noi siamo qui pronti ad ordinali e a comprarli. Voi sapete che la vaccinazione non è obbligatoria ma è fortemente raccomandata. Noi portiamo avanti l’idea che dobbiamo mettere nella condizione i veneti di potersi vaccinare se chiedono di essere vaccinati”.
In merito all’argomento delle discoteche, il presidente della Regione Veneto ha dichiarato che, se dovessero lavorare da qui all’infinito con queste linee guida, chiuderanno tutte insieme ad altre realtà.
“La verità è che ci sarà un’evoluzione – ha spiegato Zaia -, io spero che si torni alla normalità nel giro di qualche settimana”.
Secondo il governatore del Veneto, il 15 luglio sarà la data più importante per tutti i ragionamenti sul ritorno alla normalità per tutte le attività pubbliche per le quali potrebbero venir meno le limitazioni che ora frenano una vera ripartenza nonostante le riaperture.
Inoltre, per il presidente della Regione Veneto tra lunedì e martedì il Governo dirà quando si potrà andare a votare.
Questi i dati di oggi, domenica 14 giugno 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 812.540 tamponi (10.299 in più rispetto a ieri), 19.219 positivi, 847 persone in isolamento (16 in più di ieri), 271 ricoverati (solo 40 sono ancora positivi al Coronavirus), 13 terapie intensive (un positivo e 12 negativi), 1.978 morti in totale (un morto in più di ieri e 1.411 morti in ospedale), 3.498 dimessi, mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 82.
Il presidente Zaia ha voluto fare un confronto tra i dati di oggi e quelli dello scorso 4 maggio 2020: oggi ci sono 271 ricoverati (solo 40 positivi al Coronavirus), mentre il 4 maggio erano 1.056. Le terapie intensive del 4 maggio erano 99, mentre oggi sono 13 con un solo positivo.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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