Attendendo il nuovo Papa: “Sia umano, fermi le guerre”. I nomi? “Parolin, Tagle o un africano”

Tutto il mondo con il naso all’insù. L’immagine del comignolo della Cappella Sistina, da cui uscirà la fumata bianca, domina l’attenzione dei cristiani del mondo e dei media internazionali.

Un pellegrino da Crema

I 133 cardinali sono ancora riuniti nella Sistina, alla seconda giornata di Conclave, dopo i primi due esiti negativi, resi evidenti con il fumo nero di ieri sera e di oggi in tarda mattinata. Quest’ultimo ha avuto una “coda” di colore più chiaro – secondo alcuni un “bianco” vero e proprio – ma in realtà il papa non è stato eletto questa mattina.

Intanto, i bookmakers aggiornano le ipotesi e le previsioni sul prossimo Papa. Mentre il favorito rimane il vicentino Pietro Parolin, si continuano a fare i nomi del filippino Tagle, degli altri italiani PizzaballaZuppi, del ghanese Turkson, del francese Aveline, dell’americano Prevost, e in queste ultime ore anche di David, filippino poliglotta.

Oggi in Piazza San Pietro si attende con grande curiosità la fumata della serata. Il cardinale decano Giovanni Battista Re, escluso dal conclave per limiti di età, questa mattina ha espresso l’auspicio–riporta l’Ansa – che entro la giornata di oggi ci possa essere la fumata bianca.

Roma e la Città del Vaticano sono invasi da un fiume di fedeli stranieri e di giornalisti e operatori dei media da tutto il mondo. Come sarà il nuovo Papa? “Basta che sia umano e fermi le guerre” dice un pellegrino lombardo da Crema.

Due giovani goriziani

L’auspicio dei più è che il nuovo Papa possa unire le istanze diverse nella Chiesa: “Speriamo che il nuovo pontefice possa portare avanti le riforme, mitigare le problematiche interne, disegnare un futuro fatto di dialogo e mettere insieme i pensieri dei cattolici di oggi” dicono due giovani goriziani, che fanno il nome di Parolin, della stessa regione ecclesiastica Triveneta, e di Tagle.

Alberto Gava, di Conegliano

Una coppia di turisti francesi non nasconde la speranza che il nuovo Papa condivida la loro origine transalpina, mentre Alberto Gava, imprenditore di Conegliano che si trovava a Roma per lavoro, auspica che il profilo del prossimo vescovo di Roma sia “moderato, e magari africano, come Turkson, perché rappresenterebbe i luoghi del futuro della Chiesa”.

(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto e video: Beatrice Zabotti)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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