“Il primo punto che intendo realizzare è l’autonomia, soprattutto del Veneto e della Lombardia”. Lo ha dichiarato ieri il neoministro agli Affari regionali, Erika Stefani (nella foto), uscendo dal Quirinale subito dopo il giuramento, come riportato da Ansa Veneto.
Nata a Valdagno, nel Vicentino, il 18 luglio 1971, avvocato, Stefani è entrata in politica alle amministrative del 1999 come consigliere del Comune di Trissino, ed è esponente della Lega. Il ministro ha detto ai numerosi giornalisti di essere emozionata per il nuovo compito che la attende.
A far eco alle dichiarazioni della esponente del nuovo governo anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che si è affidato alla sua pagina Facebook per far sapere che “si sta per scatenare la tempesta perfetta per l’autonomia del Veneto”.
“Il tavolo si può riaprire in un mese e di fronte avremo un governo concreto e un ministro veneto agli affari regionali e autonomie – prosegue il messaggio di Zaia – Daremo la risposta a due milioni e mezzo di cittadini che hanno detto sì al referendum. E poi programmi seri su sicurezza, immigrazione, welfare. Finalmente potremo pensare prima alle difficoltà dei veneti e degli italiani stremati dalla crisi. Massima collaborazione istituzionale al presidente Conte e ai ministri. Costruiamo assieme un futuro migliore”.
Dopo il referendum dello scorso 22 ottobre 2017, infatti, si era aperto un tavolo di confronto tra governo e regione che aveva portato alla firma di un pre-accordo sull’autonomia. La questione è rimasta in sospeso in seguito alle elezioni del 4 marzo e agli 88 giorni necessari alla formazione del nuovo esecutivo, ma pare proprio che ora la trattativa possa ripartire.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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