Dopo il recente incontro a Roma di alcuni presidenti di regione con il Ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, il presidente Luca Zaia ha detto che il Veneto è pronto a sottoscrivere la legge quadro sull’autonomia, che ha ancora bisogno di alcuni piccoli aggiustamenti, se dovesse essere confermata nella sua struttura portante.
“Oggi ci vuole l’impegno da parte del Governo di portarla in Consiglio dei Ministri – ha affermato il governatore del Veneto – e quindi mandarla in Parlamento. Penso che noi abbiamo fatto tutti i sacrifici possibili e immaginabili. È inaccettabile sentir dichiarare ancora che questa è la ‘secessione dei ricchi’, o che affamerà qualcuno in giro per l’Italia, perché vorrei ricordare a tutti, anche a chi si fosse perso qualche episodio di tutta questa vicenda, che stiamo parlando di competenze gestite dallo Stato, che eventualmente verrebbero trasferite alla singola regione, e parallelamente bisogna dare i soldi per gestire quella competenza”.
Rispetto alla parte economica, Zaia ha precisato che si tratterebbe degli stessi soldi che prima lo Stato spendeva per gestire quella competenza.
“Non si toglie niente a nessuno – aggiunge il presidente -, piuttosto è una visione federalista del Paese rispettosa dalla Carta Costituzionale. Per altro dico che molte associazioni, che hanno il mio totale rispetto e che hanno fatto grandi cose in passato, si sono ritrovate a protestare sotto il ministero, vicino a noi, contro questo progetto. Voglio ricordare a queste associazioni che questo progetto è previsto dalla Costituzione e ha il beneplacito del Capo dello Stato, che ovviamente si riserverà di vedere il progetto finale”.
“Quindi mi chiedo per quale motivo si agiti e si invochi la Costituzione a ogni piè sospinto – continua – ma, quando si tratta di invocarla per l’autonomia, addirittura si protesti contro un progetto di autonomia previsto dalla Costituzione stessa. Io spero proprio che ci sia la volontà del Governo perché comunque sarebbe un fatto negativo predicare il federalismo, la responsabilità e l’efficienza della spesa e poi ritrovarsi con questo progetto che magari non passa”.
Il presidente del Veneto ha detto di vedere molte istanze da parte di alcune regioni del Sud Italia rispetto ai “Livelli essenziali delle prestazioni” (Lep).
“Noi non siamo contro l’applicazione dei Lep – conclude Zaia -, che si facciano. Siamo disposti ad inserirli anche in questa legge quadro ma che ci sia scritta una data entro la quale il Governo fa i Lep perché si dovevano fare ormai da decenni e, se non sono stati fatti, non è per colpa del Veneto, della Lombardia, dell’Emilia-Romagna o della Toscana ma perché non c’è stata la volontà politica. Di certo non è colpa nostra”.
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