Si è svolto martedì scorso a Roma, nelle sale del ministero dell’Economia, il vertice (nella foto sotto) sul fondo di ristoro varato per i risparmiatori travolti dal crac delle banche venete. Al tavolo di lavoro erano presenti anche i deputati veneti del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà, Raphael Raduzzi e Alvise Maniero.
“Dopo l’incontro con il premier Conte il 24 maggio – ricorda D’Incà – in cui avevamo già dimostrato grande attenzione al tema, oggi (martedì scorso, ndr) i sottosegretari Bitonci e Villarosa hanno riunito attorno a un tavolo per la prima volta tutte le associazioni di risparmiatori”.
“Il confronto diretto con i cittadini è il primo grande passo per il cambiamento – sottolinea il deputato bellunese, che ricopre il ruolo di Questore alla Camera – e in questa prima giornata di incontro abbiamo potuto confrontarci sul decreto che istituisce il fondo Baretta per capire come possa essere migliorato o superato. Oggi abbiamo fatto un primo passo verso una nuova soluzione per la tante famiglie e imprese che, nel Veneto e in tutta Italia, hanno visto scomparire i risparmi di una vita intera”.
“In accordo con quanto promesso in campagna elettorale – gli fa eco Raduzzi – il Governo si è subito mosso per trovare la migliore soluzione per risarcire i risparmiatori. Ricordiamo infatti che Giuseppe Conte, nella sua prima uscita pubblica da premier, ha incontrato proprio le rappresentanze dei truffati”.
“In questo senso si inserisce l’incontro odierno – conclude il deputato padovano – è finito il tempo di chi in Italia e in Europa pensa di poter esautorare il risparmio degli italiani impunemente”.
(Fonte: Movimento 5 Stelle).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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