La stagione balneare alle porte – quella che tutti auspicano sia quella della “vera” ripartenza del turismo dopo due anni di pandemia – parte, in Veneto, con la conferma delle 9 “Bandiere blu” per altrettante città di mare.
Un ulteriore incentivo per respirare aria di mare e tuffarsi in acqua senza pensieri sui litorali della nostra regione, dall’estremo confine orientale a quello occidentale. Gli arenili veneti “bandiera blu” sono anche quest’anno, partendo dalle spiagge più vicine alla Marca trevigiana, quelli di Caorle (spiagge di Levante – in foto -, Ponente, Duna Verde e Porto Santa Margherita), Jesolo Lido, Eraclea, Bibione, Venezia (Alberoni e Lido), Cavallino Treporti, Chioggia Sottomarina, Rosolina (Albarella Capo Nord, Albarella Centro sportivo, Rosolina Mare) e Porto Tolle (Barricata, Boccasette e Conchiglie).
Le “Bandiere blu” sono assegnate dalla Ong danese Fee (Foundation for Environmental Education) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici che si distinguono per qualità delle acque e dei servizi a 360 gradi. Sono ben 32, periodicamente aggiornati, i criteri di valutazione del programma internazionale: spicca la qualità ambientale e in particolare delle acque, naturalmente, che però non è sufficiente per ottenere il riconoscimento. L’obiettivo principale è quello di preservare l’ambiente e promuovere un turismo sostenibile.
La riconferma delle 9 “Bandiere Blu” venete è vista dal presidente della Regione Luca Zaia come “una notizia positiva, un segnale incoraggiante che ci auguriamo sia di buon auspicio per le attività turistiche in vista dell’estate”.
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