Per un nuovo rapporto tra cani, bimbi, orse e adulti

Del tutto involontariamente (in realtà per proprio e vero dovere famigliare) seguo le regole d’oro del sano rapporto che esiste tra bimbi e cani.

Di fronte a me una novella signorina Rottermeier snocciola in un perfetto italiano le regole che i bimbi devono imparare per una sana convivenza con gli animali d’affezione perché, si sa, il rapporto tra cani e bambini è un rapporto che può portare molti benefici, sia per i bambini che per i cani stessi.

I cani sono animali sociali che hanno bisogno di compagnia e di affetto e i bambini sono naturalmente curiosi e amano giocare. Questi due fattori rendono il rapporto tra cani e bambini particolarmente positivo per entrambi.

Sono ben conosciuti gli effetti benefici del rapporto tra cani e bambini come lo sviluppo del senso di responsabilità, della capacità di comprendere le esigenze altrui, delle capacità cognitive e di comunicazione e delle capacità relazionali (solo per citare i più importanti) che si riflettono immediatamente in un miglioramento del sistema immunitario e nella riduzione dello stress e dell’ansia nei bambini.

Snocciolarli tutti porta via almeno una mezz’ora, ma il piatto forte arriva come una scure su tutti gli uditori: le “responsabilità genitoriali”. Una spietata carrellata di incidenti domestici indica come l’assenza di una supervisione nelle dinamiche tra il figlio e il cane sia la sola responsabile di episodi di aggressività da parte del cane.

Ben 47 minuti vengono impiegati nel rendere edotti i genitori che l’insegnamento del rispetto è la base fondamentale di un sano rapporto tra cani e bimbi e che educare i bimbi a non tirare la coda, le orecchie o la pelle del cane è un buon punto di partenza per evitare spiacevoli “toccatine” di denti canini.

Sono quindi le modalità di interazione scorrette, magari ripetute nel tempo, che inconsapevolmente possono arrecare profondo disagio all’animale che, alla fine, reagisce in modo aggressivo.

Mentre ascolto queste perle di saggezza svizzere mi chiedo se, forse, non sia il caso di attivare corsi di educazione a specie selvatiche. Mentre leggo alcuni verbali di “addetti ai lavori” che si avvicinano a orse con piccoli stimolandoli per “vedere l’effetto che fa”, forse non sarebbe una cattiva idea.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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