“Comprendo fino in fondo le perplessità espresse dall’amico Arno Kompatscher (nella foto) con il quale ho parlato più volte della questione delle Olimpiadi invernali sulle Dolomiti. Egli esprime timori che sono anche i miei, nel senso che, come ho chiaramente detto fin dall’inizio, organizzare un’Olimpiade o grandi eventi in territori dall’immenso valore paesaggistico e pregio naturalistico, diventa sempre più difficile”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in relazione alle posizioni espresse dal collega presidente della Provincia autonoma di Bolzano rispetto all’ipotesi di candidatura delle Dolomiti a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026.
“Però, come si dice dalle mie parti – aggiunge il governatore del Veneto – le cose facili le sanno fare tutti, ma è quando il gioco si fa duro che i duri scendono in campo. Auspico che questa battaglia si possa combattere assieme per un evento a impatto zero, capace al contempo di valorizzare un territorio che è un unicum: le Dolomiti Patrimonio dell’Unesco nel Veneto, a Bolzano e a Trento”.
“Valorizziamo – prosegue Zaia – 1.300 chilometri di piste e altre strutture per gli sport invernali esistenti ed efficienti, senza dimenticare che, pur non trovandosi nelle Dolomiti, abbiamo a disposizione un Altopiano di Asiago famoso in Europa per le sue centinaia di chilometri di piste da fondo e dotato di un moderno palazzo del ghiaccio”.
“Spero – dice anche Zaia – che si possa approfondire il dibattito e l’analisi sull’intera questione e apprezzo che il collega Kompatcher, pur al momento non valutando la candidatura, abbia dato la disponibilità degli impianti presenti sul territorio di Bolzano. Ciò gli fa onore”.
“Per quanto riguarda il Veneto – conclude il presidente – cercheremo di chiudere le fila e di trovare le condizioni per una candidatura insieme a tutte le realtà confinanti, come ho prospettato fin dall’inizio”.
(Fonte: Regione Veneto).
(Foto: www.buongiornosuedtirol.it).
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