Bottacin: “Difesa del suolo, ambiente e protezione civile, un 2021 di grande impegno e di risultati importanti per il Veneto”

“Si chiude un anno segnato ancora dalla pandemia Covid-19 e siamo ancora in piena emergenza. Ma è stato comunque un anno denso di risultati. Sono oramai 22 mesi di emergenza e soprattutto per i volontari della Protezione civile regionale, impegnati fin dall’inizio ad affiancare il lavoro della sanità, comincia sentirsi di più ancora la fatica. Per questo ritengo meritino un doppio ringraziamento per l’opera che portano avanti ogni giorno: i dati ci dicono che è come se avessero regalato 380 mila giornate di lavoro dall’inizio dell’emergenza”.

Con queste parole, ieri a Belluno, l’assessore all’ambiente, al dissesto idrogeologico e alla Protezione civile del Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha presentato l’attività e i risultati raggiunti dai suoi referati nell’anno che va a concludersi. Un’occasione per guardare anche alle sfide imminenti.

“Il Coronavirus non ha fermato neanche il numero straordinario di cantieri a difesa del suolo, e nemmeno il continuo progresso del Veneto in campo ambientale, consolidando le sue posizioni a cominciare da quella che detiene come prima regione per l’efficienza della raccolta differenziata. Gratitudine, quindi, va espressa a tutti i cittadini per questa sensibilità e capacità” ha continuato.

“Concludiamo un anno impegnativo – aggiunge Bottacin – ma denso di risultati come quello ottenuto riguardo al deflusso ecologico. È stato concluso, infatti, un accordo con l’Autorità di Bacino per un’applicazione graduale delle nuove modalità e anche perché ci sia la possibilità di rivedere il bilancio idrico dei vari fiumi della regione. Questo ha scongiurato che con il nuovo anno i laghi di montagna si svuotassero e si ampliassero i problemi per il mondo agricolo, il comparto turistico”.

“Sui risultati raggiunti – prosegue – abbiamo le basi per raggiungere nuovi e ulteriori traguardi. Penso ad esempio alla sfida che ci attende nel campo dell’energia. Già con l’inizio del 2022 i produttori di energia idroelettrica, sulla base alla legge regionale che è stata approvata, dovranno cedere gratuitamente 220 kilowattora per ogni kilowatt di potenza in concessione o il corrispettivo in termini economici. Stiamo parlando di diversi milioni di euro che saranno gestiti con ricadute nei territori in cui l’energia viene prodotta, in accordo con le province o la città metropolitana. Una svolta epocale perché a beneficiarne saranno prevalentemente alcuni àmbiti come i servizi sociosanitari, educativi e scolastici, ambientali e di Protezione civile”.

(Foto: arhivio Qdpnews.it).
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