Bottacin: “Il piano opere olimpiche crei meno disagi possibili e rispetti l’ambiente”

Si è svolto ieri a San Vito di Cadore un incontro tra Regione del Veneto, ARPAV, ANAS, Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica e sindaci interessati dalle opere infrastrutturali che riguardano Cortina d’Ampezzo, ma anche Pieve, Valle e San Vito di Cadore.

Un piano di opere strategiche non solo in prospettiva olimpica ma pianificate per migliorare l’accessibilità a questi territori.

Ipotizzando tutta una serie di difficoltà che potranno emergere nei prossimi mesi nei cantieri – spiega l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin – abbiamo dato il via a un percorso di collaborazione e coordinamento, affinché il piano delle opere osservi non solo il rispetto della legalità e dell’ambiente ma produca anche i minori disagi possibili nei territori di Tai, Valle, San Vito e Cortina”.

“Le Olimpiadi sono una grande opportunità, con investimenti significativi in termini di crescita del Pil regionale – prosegue -. Proprio per questo, manteniamo e manterremo altissima l’attenzione per contrastare gli eventuali tentativi di illeciti o circostanze a danno dell’ambiente. La Regione del Veneto, anche attraverso l’incontro odierno (di ieri ndr), intende appoggiare le diverse iniziative rivolte alla sicurezza e alla tutela ambientale, vigilando in tutti i modi sul fronte della legalità”.

“Questo tavolo di coordinamento nasce per richiamare l’attenzione su questi temi e dare avvio alle attività contenute nel Protocollo di Legalità sottoscritto con i Carabinieri dei NOE – precisa Bottacin – e con i quali abbiamo una convenzione in essere da anni. Un impegno comune per avviare tutte le attività di protezione e accertamento necessarie a prevenire e contrastare situazioni di irregolarità amministrativa, identificare i reati ambientali, quelli in materia di lavoro e legislazione sociale nei territori interessati dalle nuove infrastrutture”.

“Nello specifico, in relazione agli aspetti ambientali, le opere saranno accompagnate da un Piano di monitoraggio, che prevede da parte di ANAS lo sviluppo di matrici ambientali studiate per seguire le diverse fasi dei lavori – conclude Bottacin -. Lo scopo del Piano è tenere sotto controllo eventuali variazioni dei parametri e dello stato ambientale dei luoghi. Anche ARPAV, braccio operativo della Regione in materia, supervisionerà le attività e garantirà altresì un supporto tecnico ai Comuni nell’àmbito dei controlli e della vigilanza ambientale. I Comuni, infatti, sono il primo presidio assieme ai cittadini, sentinelle a tutela del territorio”.

(Foto: Regione Veneto).
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