Il balzo dei costi energetici e dei carburanti ha un effetto a valanga sulla spesa alimentare degli italiani in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su strada. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’aumento dell’inflazione evidenziata dall’Istat ad agosto sotto la spinta dei beni energetici ed alimentari.
“Al rincaro dei costi energetici – sottolinea la Coldiretti – si aggiunge quello per gli imballaggi, dalla plastica all’acciaio, dal vetro fino al legno e alla carta che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Il risultato è che, ad esempio, quando si acquista una passata al supermercato si paga più per la confezione che per il pomodoro contenuto“.
“In una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%) – secondo la Coldiretti – è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità”.
L’emergenza Covid ha innescato un cortocircuito anche sul fronte dei costi di trasporto con il rincaro di noli marittimi e costi dei container che sono schizzati ai massimi. Su questo scenario pesa il deficit logistico italiano per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea.
In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 €/km, più alto di nazioni come la Francia (1.08 €/km) e la Germania (1.04 €/ km), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 €/km, in Romania 0.64 €/km; in Lituania 0,65 €/km, in Polonia 0.70 €/km secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga (www.divulgastudi.it).
“Si tratta di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell’11% rispetto alla media europea – afferma Coldiretti – e ostacola lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema della la logistica risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale, punta di eccellenza dell’export Made in Italy“.
“In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) finanziato con il Recovery Fund può essere determinante per agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandin.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it
Articoli correlati
Aeroporti del Nordest, passeggeri in aumento. “Trasloco” di voli dal Marco Polo al Canova
In occasione del Workshop dedicato alla stagione invernale 2024/2025 in corso nel pomeriggio odierno al Kube Shows &…
mercoledì, 4 Dicembre 2024
Lupo, la Convenzione di Berna vota a favore del declassamento. “Un nuovo passo per dare risposte al territorio”
“La Convenzione di Berna riunitasi martedì ha votato a favore della richiesta UE di abbassare il livello di…
mercoledì, 4 Dicembre 2024
Femminicidio di Giulia Cecchettin, ergastolo a Filippo Turetta
Ergastolo. E’ arrivata, portando con sé il massimo della pena, ovvero il “fine pena mai” che la difesa…
martedì, 3 Dicembre 2024
Spaccio di droga a Mestre, arresti anche nella Marca
Ha diramazioni anche nella Marca trevigiana un’indagine antidroga partita dal Veneziano. Dalle prime ore di questa mattina a…
martedì, 3 Dicembre 2024