“Non basta fare gli amici degli animali su Facebook o davanti alle telecamere, la Regione adempia ai propri doveri e incrementi le risorse da destinare ai Cras, che spesso non riescono a garantire neanche le attività di pronto soccorso previste dalla legge” dice Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, annunciando un’interrogazione alla Giunta Zaia dopo la sospensione del centro di recupero di fauna selvatica di Treviso.
“Per la Regione gli animali esistono solo in funzione dei cacciatori. Per difendere i loro privilegi è sempre in prima linea, come testimonia la circolare natalizia per consentire alle doppiette di uscire dal proprio Comune seppur in zona arancione; nel frattempo il Centro di recupero di Treviso che offre un servizio a tutti, deve sospendere l’attività per un pasticcio burocratico, un pressappochismo ingiustificabile”.
Dallo scorso anno la Regione è titolare delle competenze su caccia, pesca e recupero fauna, ma quest’ultima non l’ha presa in carico, optando per convenzioni con le Province, scadute il 31 dicembre.
In realtà la Provincia di Treviso fa chiarezza proprio in queste ore sulla situazione del Centro di Recupero Fauna Selvatica. Risulta infatti che il servizio di recupero, cura e custodia della fauna selvatica non ha mai chiuso ed è attivo e, in base alla convenzione con la Regione, proseguirà anche quest’anno nella sua attività.
La comunicazione effettuata dalla Polizia Provinciale alle associazioni ambientaliste non ha mai indicato la sospensione del servizio del Centro, ha specificato che attualmente sono sospese le sole operazioni di recupero, in attesa di definire al meglio l’operatività di quest’anno.
“Il Centro di Recupero, Cura e Custodia della Fauna Selvatica non ha mai chiuso – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – la comunicazione che sta generando un po’ di confusione, con evidenti speculazioni politiche da parte di qualcuno, riguarda soltanto il servizio di recupero, attualmente sospeso in quanto stiamo ridefinendo i termini per portarlo avanti nel migliore dei modi data la carenza di personale. Anzi, vista la mobilitazione delle associazioni ambientaliste in questo senso, stiamo lavorando proprio per un coinvolgimento nel servizio del volontariato, in modo da poter garantire l’efficienza a tutti gli effetti. Per il resto, come detto, il Centro di Recupero è aperto, gli animali sono curati e accuditi e i cittadini possono accedervi”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Cras).
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