Mercoledì scorso, 24 settembre, la Regione Veneto ha triplicato le risorse stanziate a bilancio per fronteggiare i danni causati dalla cimice asiatica, raggiungendo un totale di 3 milioni di euro.
La somma, come spiga l’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, verrà utilizzata per la ricerca su metodi di contrasto e specie antagoniste, attraverso una collaborazione già avviata con l’Università di Padova e per le misure di sostegno agli agricoltori con reti antinsetto, trappole e sistemi di dissuasione feromonica.
Per gli agricoltori che hanno subito i danni più ingenti, spiega Pan, saranno previste delle pratiche risarcitorie, gestite direttamente da Avepa, l’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, che utilizzerà indici e parametri di valutazione omogenei per i diversi tipi di frutticoltura. Il bando specifico per presentare domanda sarà pubblicato entro l’autunno.
La cimice asiatica proviene dall’Asia Orientale ed è stata segnalata in Italia a partire dal 2012. Questo insetto è particolarmente prolifero in quanto, a differenza di ciò che si verifica nelle zone d’origine, non esistono nel nostro ecosistema predatori e parassiti che lo contrastino.
La cimice asiatica non è pericolosa per l’uomo, ma può causare ingenti danni all’agricoltura in quanto si nutre di specie vegetali, principalmente culture fruttifere (in primis pesche, nettarine, pere e mele), ma anche la vite, colture orticole come il pomodoro, il fagiolo o lo zucchino e seminative.
Pan sottolinea come 3 milioni di euro non saranno sufficienti per risolvere definitivamente l’emergenza, tuttavia sono il segno dell’intervento tempestivo della Regione a sostegno dei propri produttori, in particolare quelli della frutta.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
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