Cipolla: come far crescere il bulbo amico della salute

La cipolla, vera panacea di tutti i mali, ha proprietà nutraceutiche uniche in natura: ricca di sali minerali, favorisce il buon funzionamento di alcuni apparati come quello digerente e quello respiratorio ed è un ottimo antibatterico. Vi presentiamo, quindi alcune caratteristiche agronomiche di questo bulbo così prezioso.

La pianta appartiene alla famiglia delle liliacee (come l’aglio), per questo resiste molto bene al freddo ma non ama le escursioni climatiche. Una buona esposizione favorisce la crescita in quanto gradisce il sole. Il terreno deve essere “sciolto” e ben drenante. Quando osserviamo un certo compattamento, quindi, è necessario intervenire per “polverizzare” le zolle. Se desideriamo seminare la pianta consigliamo di utilizzare un semenzaio. La semina deve avvenire a febbraio per le varietà estive o a fine estate per quelle invernali. Dopo un mese e mezzo circa la pianta potrà essere trapiantata nell’orto. Le varietà invernali avranno il bulbo maturo e pronto per la raccolta in primavera mentre quelle estive, appunto, in piena estate. È possibile anche acquistare i bulbilli pronti per essere trapiantati. In questo caso il trapianto deve avvenire a novembre per le varietà invernali e a fine febbraio per quelle estive.

Si coltivano in file distanti 25-30 cm, lasciando 20 cm tra ogni pianta. La sarchiatura, ossia il rimescolamento dello strato superficiale, è importante perché le cipolle abbiano a disposizione gli elementi nutritivi adeguati per svilupparsi bene e ingrossare il bulbo. La cipolla ama terreni secchi. Perciò l’innaffiatura deve essere moderata e solo quando il terreno non appare umido. I ristagni di acqua sono il peggior nemico della pianta.

Una parola la spendiamo per la fioritura, che, seppur meravigliosa, è deleteria per il raccolto. Quindi la pianta va estirpata prima che faccia il fiore. Questo aspetto è delicato in quanto, per motivi climatici (freddo fuori stagione) e sovrabbondanza di acqua, la pianta che in natura è biennale (ossia fa il fiore dopo due anni dalla germinazione del seme), può anticipare la fioritura. Attenzione: se osserviamo la comparsa del fiore è necessario procedere alla raccolta, accontentandoci del risultato.

Non ci resta che augurare buone cipolle a tutti!

(Autore: Coldiretti – Fondazione Campagna Amica)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Related Posts