Coldiretti, balzo del mercato del latte: +13% nel 2021. “Rivedere i contratti con l’industria per salvare la filiera veneta”

Balzo di quasi il 13% per il prezzo del latte spot alla stalla in Italia nel 2021 trainato da una domanda in crescita per forniture fuori dai contratti annuali.

È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti sulle quotazioni del latte spot in Italia, che ad agosto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è in crescita con un picco di 41,24 centesimi al litro, con un andamento positivo che coinvolge anche burro e formaggi.

Secondo un recente report Veneto Agricoltura, che prende spunto da un monitoraggio Ismea, i prezzi del latte relativi al primo semestre 2021 segnano per il Veneto una media di 36,2€/hl + IVA, confermando l’urgenza di rivedere le quotazioni pagate agli allevatori considerata la mutata situazione del prezzo del latte spot. Diversa naturalmente la situazione per le cooperative che determinano il valore del latte al termine dell’anno e secondo criteri naturalmente diversi da quelli dell’industria di trasformazione.

Un’adeguata remunerazione del lavoro degli allevatori – aggiunge Coldiretti – è condizione imprescindibile per mettere al sicuro tutta la filiera e continuare a garantire ai consumatori prodotti sicuri e di qualità che sostengono l’economia, il lavoro e i territori italiani. Perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado”.

“Il Veneto – ricorda Coldiretti – realizza un patrimonio caseario dato per il 60% dal lavoro di 3500 aziende zootecniche che mungono più di 10 milioni di quintali di latte all’anno, mentre tutta la filiera regionale sviluppa un valore che supera abbondantemente i 500 milioni di euro”.

La produzione italiana di latte supera 12 milioni di tonnellate, di cui oltre il 40% destinato ai grandi formaggi DOP, come il Grana Padano che per le forme con 10 mesi di stagionatura alla Borsa di Mantova, ad agosto registra quotazioni in crescita del +15% rispetto allo scorso anno. Un trend rialzista che coinvolge anche il burro nazionale con valori che si sono impennati di quasi il 17% nell’ultimo mese rispetto al 2020 secondo dati CLAL.

“L’aumento delle quotazioni – conclude Coldiretti Veneto – conferma che l’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro”.

(Fonte: Coldiretti Veneto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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