Le raffiche di vento a 150 km orari hanno fatto strage di alberi: sradicati e spezzati dal centro di Verona fino alla campagne limitrofe, passando per il vicentino, nel padovano fino al litorale veneziano.
Un vortice d’aria con pioggia e grandine che ha creato danni al decoro verde urbano mettendo a rischio la presenza di turisti e cittadini.
I tecnici di Coldiretti Veneto stanno operando sul territorio per registrare le segnalazioni degli agricoltori nelle province interessate. Per ora non ci sono situazioni gravi. È questo il resoconto dell’ondata di maltempo annunciata e che si è abbattuta ieri sera.
“Al momento non risultano colpite in modo particolare le colture scaligere e venete – spiega Coldiretti – ma sono possibili danni da tromba d’aria a strutture come serre, tettoie, ripari per attrezzi e alle piante con rami spezzati e abbattimento di alberi”.
“La pioggia – continua la Coldiretti – è importante per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti”.
Precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d’acqua, si abbattono su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con il risultato che sono saliti a 7.252 i Comuni italiani, ovvero il 91,3% del totale, che sono a rischio idrogeologico secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.
“Siamo di fronte in Italia – sottolinea la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici, con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo”.
“L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti”.
(Foto: Comune di Treviso).
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