Commissione di inchiesta sulle banche e sul sistema finanziario, D’Incà: “Basta truffe a danno dei risparmiatori”

Il voto pressoché unanime dell’aula sull’istituzione di una Commissione di inchiesta sulle banche e sul sistema finanziario riflette la risposta che le istituzioni hanno voluto dare ai cittadini su questo tema. La nuova commissione farà finalmente luce sulle tante ombre del passato, pensando al futuro con l’obiettivo di istituire una procura nazionale per i reati bancari e finanziari sul modello della direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. A dirlo Federico D’Incà (nella foto) deputato bellunese del Movimento 5 Stelle e Questore della Camera dei deputati.

“Si tratta di un atto forte – dichiara il parlamentare veneto – Il nostro paese ha bisogno di misure forti e atti concreti per evitare che ci siano ancora banchieri truffatori e cittadini spolpati dei loro risparmi. Ripercorreremo anche i tanti episodi del passato che hanno avuto risvolti enormi nel nostro paese, ma che sono passati totalmente sottotraccia e riprenderemo tutti i più grandi scandali bancari, a partire da Monte dei Paschi di Siena da Veneto Banca e Popolare di Vicenza, chiedendo conto a chi doveva vigilare su questi casi”.

“Punteremo i riflettori sugli amici degli amici, sui grandi debitori, su coloro che quelle banche le hanno affossate – prosegue il deputato del Movimento 5 Stelle – Ma parallelamente ai grandi casi di mala gestione e truffa la Commissione analizzerà le altre cause che hanno portato al dissesto tantissime banche italiane. Sicuramente la prima causa è legata al ciclo economico e a una ripresa che non è mai avvenuta, ma non meno importante è quella legata alla regolamentazione europea e su questa ci soffermeremo nella Commissione d’inchiesta”.

“La Commissione indagherà sulle disposizioni emanate dall’autorità di vigilanza – commenta il portavoce del Movimento 5 Stelle – Penso alle linee guida e al relativo addendum della Bce in materia di gestione di Npl, linee guida che lasciano una discrezionalità immensa alla vigilanza, come abbiamo visto anche recentemente nei fatti di cronaca, ma al contempo impongono alle banche di svendere in tempi rapidissimi i debiti di risparmiatori e di imprese perché in un mercato con tantissime offerte e poca domanda se il venditore deve realizzare in tempi brevi ovviamente il prezzo crolla che è quello che sta succedendo in Veneto”.

“Anche se parla di concetti distanti, come le agenzie di rating, i requisiti patrimoniali e l’unione bancaria, questa è una proposta di legge che ha al centro le persone perché sono temi che influenzano profondamente la vita dei cittadini italiani – conclude D’Incà – Per questo avrà tutto il nostro impegno per la sua migliore riuscita. Questa volta avremo finalmente la verità”.

(Fonte: Federico D’Incà).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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