Come ha fatto il mondo delle radio a resistere all’onda d’urto dei social network e dell’informazione online mantenendo costante il numero dei propri ascoltatori o, in alcuni casi, addirittura incrementandolo?
Qdpnews.it ha voluto conoscere più da vicino questa realtà, partendo alla volta di Noventa Padovana per incontrare Company Group, esempio importante di come la qualità nell’offerta radiofonica sia in grado di reggere le nuove sfide di un mercato in continua evoluzione.
Radio Company, tra le più conosciute del gruppo, nasce nel 1987 dalla fusione di Radio Studio Padova e Rete 99 grazie ad un’idea di Mauro Tonello e Claudio Rampazzo.
Nel 1990, con l’ingresso dell’imprenditore trevigiano Anacleto Comin, decolla l’espansione a livello interregionale fino alla copertura attuale. Nel 2009 le radio del Gruppo Radio Padova si fondono con quelle della holding Company Group dando vita a Sphera Holding, famoso gruppo radiofonico attivo nel Triveneto.
Nel quartier generale in Provincia di Padova convivono insieme diverse radio: Radio Company, Radio 80, Radio Valbelluna, Radio Wow, Radio Easy Network e Radio Padova.
Un mondo davvero affascinante, con professionisti versatili che hanno trasformato la loro radio in un contenitore a 360 gradi di proposte capaci di emozionare e intrattenere un numero davvero significativo di persone.
Dall’organizzazione e presenza durante concerti, spettacoli ed eventi in tutta Italia, alla promozione e valorizzazione delle piccole e grandi realtà associative, ricreative e culturali di città e paesi, fino ad arrivare alla selezione delle proposte musicali e di intrattenimento pensate per precisi target d’età o particolari gusti degli ascoltatori: questi sono gli elementi che nel ventunesimo secolo fanno la differenza e distinguono un contesto radiofonico di successo da uno che cerca di sopravvivere.
Accompagnati dai volti delle diverse radio all’interno degli studi di registrazione, partecipando anche a qualche diretta, abbiamo incontrato da vicino chi eravamo in grado di riconoscere soltanto per il suono della voce.
“Oggi vi faccio da guida turistica nel magico mondo della radio – ha spiegato Mauro Tonello, direttore artistico di Radio Company – che ormai da 40 anni frequento. Company Group raccoglie tantissime radio con diversa comunicazione per target differenti: un bel mondo colorato fatto di musica, parole e molto altro. Faccio questo mestiere da quando avevo 14 anni e ho costruito da solo i primi trasmettitori”.
“La Radio continua a resistere nel mercato della comunicazione – prosegue – perché è versatile: in tanti avevano paura che con l’avvento dei social network potesse entrare in secondo piano. In realtà non è così perché la radio sposa tutte queste nuove tecnologie ed è un mezzo sempre vitale che prende linfa dalle novità, le trasforma ed è promotrice di tutti questi vari mezzi di comunicazione. La radio “comunica”, una cosa che, forse, gli altri mezzi fanno con più difficoltà. La magia di ascoltare la radio quando sei in macchina, a casa o nei diversi momenti della giornata ha sempre il suo fascino”.
“I giovani si sono un po’ distratti con le nuove tecnologie e bisogna riportarli alla radio – ha aggiunto Stefano Mattara di Radio Wow – Quello che può dare la radio è sicuramente la parte umana, che Spotify e YouTube non danno: il contatto personale e la simpatia, quello che cerchiamo di fare noi. Radio Wow ha puntato sui millennials, però diciamo che questa tipologia di radio, dove c’è prettamente musica ballabile, piace anche a chi apprezza la musica dance”.
Abbiamo concluso il nostro viaggio nel mondo della radio parlando con Luca Lazzari, conduttore radiofonico e direttore artistico di Radio Padova. Questa storica realtà, che compirà 45 anni nel prossimo mese di settembre, ha un formato musicale molto veloce ed è una radio ritmica.
Gli speaker radiofonici di Radio Padova sono in diretta dalle 6 del mattino fino a mezzanotte, cercando di essere la voce della città e della Provincia di Padova, con una vocazione regionale perché la radio si sente dappertutto.
Per un giorno, quindi, l’informazione online e quella della radio sono entrate in contatto valorizzando le reciproche differenze con la consapevolezza che in futuro, con contatti e sinergie attente e non forzate, potranno continuare ad informare, divertire e intrattenere le persone senza pestarsi i piedi e utilizzando canali differenti.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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