Non vuole abbandonare il progetto dell’autostrada Venezia – Monaco il governatore del Veneto Luca Zaia, il quale sottolinea che “un’apertura verso Nord per il traffico della nostra regione è importante per ragioni sia di viabilità sia economiche”.
La distanza da Belluno a Monaco fa “gola” a Zaia visto che “sono solo 213 chilometri – precisa il presidente della giunta regionale – e noi come Veneto, 5 milioni di abitanti e un Pil di 180 miliardi di euro, non abbiamo un valico”.
La strada di collegamento tra il Veneto e l’Austria è un tema su cui si discute da decenni ma che non è mai stato realizzato, “tanto che ormai sta diventando una leggenda metropolitana sulla quale si sentono voci contrapposte. Alcune dicono che è stata abbandonata, altre più possibiliste – precisa Zaia -. In questo quadro è giusto andare a valutare il tutto fino in fondo”.
Il governatore svela di avere avuto un confronto con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini “per verificare gli aspetti peculiari di questo possibile collegamento”.
“La prima preoccupazione è sicuramente il rispetto dell’ambiente – ha proseguito Zaia – ma soluzioni come le gallerie, che potrebbero essere innovative, vanno valutate. Dopodiché vedremo se l’idea sta in piedi, se può funzionare e quale sarà l’impatto. Dire oggi di buttare via un dossier che esiste da anni, decisamente no”.
Altra infrastruttura la cui idea sembra essersi momentaneamente fermata è il “Treno delle Dolomiti” (Calalzo – Cortina ndr), alla quale tuttavia “non abbiamo mai rinunciato – precisa Zaia -. Ha una sua valenza turistica e di sostenibilità ambientale, ma il valico verso Monaco è un’altra cosa. Questa infrastruttura ci porterebbe ancor più nel cuore della Mitteleuropa, che è nelle nostre corde. Darebbe ancora più respiro a una delle regioni a più alto sviluppo d’Europa”.
Sembra, invece, slittare ancora l’apertura dell’innesto della Superstrada Pedemontana Veneta con l’autostrada A27, atteso ormai da gennaio e rimandato di mese in mese. “L’infrastruttura è terminata – ribadisce Zaia – ma in Italia le scartoffie sono più difficoltose dei cantieri“.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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