Congresso Lega, Salvini ancora leader. Zaia: “In questo partito sono nato e qui morirò”

Congresso Federale della Lega oggi (sabato) e Vinitaly domani. Perché se oggi per il partito di via Bellerio si apre l’appuntamento più atteso dell’anno domani l’attenzione si sposterà su Vinitaly, la fiera veronese che rappresenta un appuntamento irrinunciabile per il governatore Luca Zaia. Anche se il partito chiama, Zaia non intende certo perdere l’occasione di un bagno di folla nel “suo” Veneto e perlopiù nel cuore di uno dei settori trainanti del Veneto.

Dopo qualche malumore iniziale tra i leghisti veneti – sorpresi dalla scelta delle date del congresso proprio in concomitanza con la fiera – si è trovata, almeno per il presidente della Regione, una soluzione. Nonostante oggi non sia la giornata clou dei due giorni toscani (i grandi nomi del Carroccio sono attesi domani alla Fortezza da Basso), Zaia ha scelto comunque di esserci. Una presenza che serve anche a smorzare le polemiche che lo dipingono da tempo in contrapposizione a Matteo Salvini.

Il Congresso si è aperto alle 15 con l’intervento del segretario uscente, Matteo Salvini, che, in assenza di sfidanti, resterà alla guida del partito per altri quattro anni, fino al 2029.

“La linea della Lega non è schiacciata su Trump – ha commentato Luca Zaia ai giornalisti presenti – ma i dazi sono un problema. E lo dico da veneto, visto che esportiamo otto miliardi di euro verso gli Stati Uniti”.

Tra i comparti più colpiti, secondo il governatore, ci sono quello dell’occhialeria e dello Sport System: “Gli imprenditori veneti sono preoccupati. Produciamo, ad esempio, l’80% degli scarponi da sci di tutto il mondo. Credo che Trump rischi un boomerang: i dazi alzeranno l’inflazione e gli americani spenderanno di più per acquistare le stesse cose”.

A chi, come Enrico Lucci di Striscia la Notizia, gli chiede se gli “rode” non essere diventato segretario al posto di Salvini, Zaia risponde secco: “Assolutamente no. Sono felicissimo così. Non mi sono mai candidato, non sono il Toto Cutugno della Lega“.

E su una possibile ascesa di Roberto Vannacci all’interno del partito ecco la risposta pronta del governatore: “Per diventare vicesegretario bisogna prima tesserarsi – ha detto il governatore – e se ciò accadesse, io resterei comunque nella Lega: ci sono nato e nella Lega morirò”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Qdpnews.it)
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