Assindustria Venetocentro ha gestito il reperimento e la fornitura alle imprese di un primo quantitativo di 350 mila mascherine chirurgiche a 3 veli e Ffp2, a fronte della domanda rilevata dalle aziende del territorio di 2 milioni di pezzi.
È il primo risultato dell’iniziativa avviata in risposta all’emergenza Covid-19 e alla luce della forte richiesta e delle difficoltà di approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale (Dpi) che sta interessando il nostro Paese.
Assindustria Venetocentro da giorni sta lavorando, sia a livello locale che in coordinamento con Confindustria, per trovare delle soluzioni, sia con importazioni di prodotti – per quanto possibile stante il problema dei trasporti – sia con la raccolta di informazioni e l’assistenza ad imprese del territorio che possano produrre questi presidi, in conformità alle certificazioni richieste.
L’iniziativa ha censito e dato assistenza finora a 15 aziende del territorio già operative per la riconversione della propria produzione e per potenziare la capacità delle imprese italiane produttrici di mascherine, dimostrando l’abilità del nostro tessuto imprenditoriale di cambiare e rispondere proattivamente alle situazioni di emergenza.
Sono stati inoltre attivati contatti con 35 aziende disponibili alla riconversione produttiva per dare informazioni e consulenza.
“Vista la difficoltà a reperire sul mercato questi presidi sanitari – spiegano la Presidente Maria Cristina Piovesana (nella foto) e il Presidente Vicario Massimo Finco – Assindustria Venetocentro si è mossa in prima persona, diventando il punto di incontro e coordinamento per la domanda di mascherine certificate da parte delle aziende con richieste attorno ai 2 milioni di pezzi”.
“Al momento – proseguono – siamo riusciti a procurare quasi un quarto di questa domanda, a prezzi calmierati, altre contiamo di reperirle nei prossimi giorni e nuove disponibilità arriveranno a breve con il progetto di riconversione industriale che abbiamo promosso in alcune aziende associate“.
Assindustria Venetocentro ha offerto consulenza alle molte imprese disponibili a considerare la possibilità di riconvertire la propria produzione, in molti casi forzatamente limitata, nella produzione di mascherine, nell’ambito di un progetto di Confindustria Veneto e Regione.
“Molte aziende padovane e trevigiane – aggiungono Piovesana e Finco – sono già partite nella produzione di questi dispositivi, che non sono certificati, sono utilizzabili dalla popolazione come da disposizioni del Dl 17 Marzo 2020 e dell’Istituto Superiore di Sanità”.
“Stiamo definendo con queste aziende una convenzione, – concludono – con caratteristiche e prezzi delle mascherine, da mettere a disposizione di tutte le 3.500 imprese associate sia per le necessità immediate sia per poter essere pronte a riprendere la produzione quando le disposizioni governative lo consentiranno”.
(Fonte: Assindustria Venetocentro).
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