Quando eliminiamo la rete di sicurezza che altri hanno creato e mantenuto negli anni per noi, dobbiamo imparare a prenderci cura della persona più importante della nostra vita: noi. Come farlo dipende molto dal nostro carattere e da come abbiamo deciso di vivere la nostra vita. Per questo non esiste una formula univoca adatta a tutti: ognuno di noi sa cosa gli fa bene e cosa no. E nel caso ci siano ancora delle macro zone grigie, l’esperienza riuscirà nel tempo a dipanarle.
Ci sono tuttavia una serie di suggerimenti che possono aiutare un giovane adulto a prendersi cura di sé. Il primo è imparare a respirare a fondo, entrando in contatto con il proprio corpo, come avviene nella meditazione. Concentrarsi sul respiro aiuta a gestire l’ansia quando si manifesta nelle sue forme più acute, riportando l’organismo in uno stato di calma. Dormire bene e abbastanza permette a una persona di ricaricare le proprie energie, sia a livello mentale che a livello fisico. Praticare attività fisica regolarmente, mangiare in modo sano e rimanere idratati sono altri tre consigli per far sì che mente e corpo rimangano in salute.
Trovare un equilibrio tra vita reale e vita virtuale serve a non perdere di vista né l’una né l’altra. Frequentare gli amici, ridere con loro, dare e ricevere abbracci, sono tutte azioni che permettono a un individuo di sentirsi parte di una comunità e, per questo, al sicuro.Nessuno è perfetto, sebbene di questi tempi il mito della perfezione pervada l’educazione di molti giovani. Diventare delle persone adulte implica anche riconoscere che la perfezione non esiste e che la vita dei nostri sogni, quella che desideriamo avere, deriva solo dalla nostra volontà di realizzarla. Durante il passaggio nell’età adulta ci si scontra con la “perfezione” che i genitori hanno ipotizzato per i propri figli. Una persona deve avere il coraggio di capire se quella “perfezione” indotta le appartiene oppure no e, in quest’ultimo caso, deve prendere in mano le redini della propria vita e tracciare il suo personale percorso.
La nostra vita appartiene solo a noi: si può essere consigliati, si può discutere su determinate scelte, ma alla fine quello che una persona fa della sua vita da adulto è solo una sua scelta. Ereditare “perfezioni” altrui rischia di rendere un individuo infelice, insicuro e incapace di vivere pienamente. Tra le cose da imparare per diventare adulti c’è anche la gestione del fallimento. Fallire fa parte della vita e, anzi, è il modo in cui si impara ad andare avanti aggiustando il tiro. Vivere costantemente all’interno della propria comfort zone lascia un individuo svuotato, senza energia, apatico. Uscire dalla propria comfort zone può essere un azzardo, e a volte può anche concludersi con un fallimento, ma la cosa importante da tenere a mente è che ogni fallimento in realtà non è altro che una lezione che la vita ci dà.
Questa capacità di percepire il fallimento come qualcosa di positivo può essere allenata. Per esempio, invece di pensare di non riuscire a fare qualcosa, si può provare a fare un primo passo e poi vedere che succede. Fare degli errori è normale, reagire in modo costruttivo a questi errori è da persone adulte. Un adulto, infatti, sa di poter controllare solo le proprie azioni è può capire quanto prima qual è il suo paradigma di successo e perseguirlo, senza badare ai condizionamenti esterni. Per farlo si deve ascoltare la propria voce interiore, smettere di giudicarla e lavorare sodo nella direzione che abbiamo deciso di seguire. È una pratica che richiede tempo e costanza, per questo prima si inizia, prima si comincia a vivere davvero la nostra vita e non quella di un altro.
Fino a quando si è adolescenti, un individuo può permettersi di sperimentare e anche di comportarsi male. Fa parte del gioco: si devono raggiungere certi limiti per capire poi dove è meglio fermarsi. Quando si diventa adulti, però, è necessario forgiare il proprio carattere perchè comportarsi male con gli altri non paga mai, anzi, tende a creare situazioni complesse da cui poi diventa difficile uscirne. Migliorare il proprio carattere è possibile ma serve allenamento e costanza. Per iniziare si può lavorare su due aspetti fondamentali: avere pazienza con gli altri, specialmente quando instauriamo conversazioni con persone che hanno una sensibilità diversa dalla nostra, e mettere da parte i pregiudizi.
A questo si aggiunge anche la capacità di indossare un sorriso, specialmente quando ci si sente sopraffatti dagli eventi. Questo serve a instillare in noi un’attitudine positiva che, se sviluppata, permette di superare meglio gli ostacoli della vita. Inoltre, è necessario coltivare le buone maniere: la pazienza e la grazia non sono degli optional ma parti fondanti della nostra umanità. Anche imparare l’arte del compromesso e della condivisione è fondamentale se si vuole creare attorno a sé una comunità coesa di persone che ci amano e che noi amiamo. La compassione, poi, è un’altra caratteristica che permette agli esseri umani di vivere in modo pieno la propria vita. Essere sinceri – nel bene e nel male – è una condizione imprescindibile se si vuole instaurare una relazione sana con un’altra persona. Infine, si deve imparare a perdonare. Risentimento e odio intaccano soprattutto il carattere di chi li prova, lasciando dei segni difficili da cancellare.
(Autore: Dottor Pierantonio Polloni psicologo corporeo)
(Foto e video: Dottor Pierantonio Polloni psicologo corporeo)
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