Covid e ritorno a scuola, Zaia: “Mandare in Dad i bimbi non vaccinati sarebbe discriminatorio. Dovremmo restare in zona gialla per altre 2 settimane”

Per almeno altre due settimane il Veneto dovrebbe restare in zona gialla: lo ha annunciato oggi il presidente Luca Zaia fornendo alcuni dati sull’emergenza sanitaria sul territorio regionale: l’incidenza del Veneto è 820,1 positivi su 100 mila abitanti, l’Rt è 1,19, il tasso di occupazione dell’area non critica è 19,5% e quello delle terapie intensive è 18,6%.

Il governatore del Veneto è tornato a parlare della variante Omicron, e ha voluto mettere in luce lo studio veneto sulla presenza delle varianti nelle acque reflue.

“Siamo in ambiente Omicron – spiega Zaia -, abbiamo capito che è una variante un po’ particolare, molto contagiosa. I pranzi di Natale ci hanno già dato un’anticipazione di cosa significhi ‘molto contagiosa’: nel senso che abbiamo intere famiglie che si sono presentate per fare il tampone, magari asintomatiche. Non è vero che la variante Omicron è da sottovalutare ed è altrettanto vero che il monte dei positivi e dei sintomatici è grande. Le ospedalizzazioni sono quelle che ci preoccupano perché, avendo un grande contingente di persone contagiate, una quota minimale comunque arriva in ospedale”.

Il presidente del Veneto ha ricordato che l’80% dei ricoverati in terapia intensiva è non vaccinato e un paziente su due in area non critica è non vaccinato (oggi i non vaccinati rappresentano meno del 13% perché il Veneto è arrivato all’87,5 di vaccinati).

Zaia ha fatto un nuovo invito ai veneti ad utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale, dicendo che dalle piazze delle principali città arrivano “reportage fotografici” che sembrano dimostrare come le mascherine siano un’utopia.

Il governatore ha detto che l’invito a portare la mascherina non è una dittatura e, pensando alle prossime festività, ha sottolineato che un tampone rapido o fai da te metterebbero al sicuro la compagnia in caso di feste, pranzi o cene.

“Il tema booster, come il tema del completamento del ciclo vaccinale primario, va a riconoscere sostanzialmente l’efficacia del vaccino – prosegue – Ciò non toglie che il vaccinato possa diventare contagioso per altri. Non è che il vaccino è la patente per aver risolto tutti i problemi, ma di certo è la patente per ridurre di molto il tema dell’infezione e dei sintomi clinici che ci possono portare in ospedale. Siamo preoccupati, vedete che abbiamo questo lento e inesorabile incremento di ospedalizzazione. Vedremo i prossimi giorni però la preghiera ai cittadini è di far capire che noi non ci possiamo permettere gli ospedali pieni”.

Zaia ha ringraziato i sanitari e i volontari che hanno lavorato durante le feste appena trascorse e ha detto che la miglior forma di ringraziamento nei loro confronti sarebbe il rispetto delle regole.

Rispetto al rischio di mandare gli alunni non vaccinati in Dad (didattica a distanza), il governatore ha commentato: “Penso veramente che mandare in Dad i bimbi non vaccinati, in un piano vaccinale in cui non c’è l’obbligatorietà, sia discriminatorio. Guardate che l’emergenza c’è, la necessità di provvedere a far qualcosa sulla scuola c’è e noi stiamo lavorando su questo, lo posso anticipare”.

Zaia, infatti, ha detto che sul tema del ritorno a scuola il Veneto farà presto delle proposte innovative.

Questi i dati di oggi, lunedì 3 gennaio 2022, sull’emergenza Coronavirus in Veneto: 670.277 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 111.589 positivi in questo momento, 1.516 pazienti ricoverati in totale per Covid (50 in più nelle ultime 24 ore) di cui 200 pazienti in terapia intensiva Covid (2 in meno nelle ultime 24 ore) e 1.316 in area non critica (52 in più nelle ultime 24 ore), 267 pazienti non Covid in terapia intensiva, 12.417 morti in totale (9 in più di ieri).

La percentuale dei positivi al Covid-19 sui tamponi effettuati è del 12,99%.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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