Da lunedì test sierologico per il personale scolastico veneto. Novità per il voto a chi è in isolamento domiciliare

Ben 96 mila test sierologici per il personale scolastico della Regione Veneto che dalla giornata di lunedì 24 agosto inizierà ad essere testato in attesa del prossimo ritorno tra i banchi dopo diversi mesi dalla chiusura delle scuole per l’emergenza Coronavirus.

“Prima dell’avvio dell’anno scolastico testeremo il personale docente e non docente di tutti gli istituti di istruzione, dalle scuole dell’infanzia a tutto il ciclo di scuola superiore, compresi gli istituti professionali – ha comunicato il governatore Luca Zaia – Gli screening saranno eseguiti tramite test sierologico “pungi dito”.

I 96 mila test sono già stati distribuiti a tutte le aziende sanitarie della Regione e queste stanno predisponendo la distribuzione ai medici di medicina generale che, in base all’accordo con il Ministero, effettueranno i test”.

“Il test è su base volontaria – conclude il presidente della Regione Veneto – In caso di positività sarà necessaria la conferma con il tampone molecolare che sarà a carico dell’Ulss di riferimento. Nella settimana che precede il 1 settembre verranno eseguiti i test interessando il personale che avvierà le lezioni in quella data (rientri delle superiori e scuole d’infanzia). Nei giorni successivi potrà continuare per il personale delle scuole che iniziano il 14 settembre”.

Rimangono le perplessità sulle polemiche riguardanti il rifiuto di alcuni medici di base che hanno dichiarato di non essere disponibili a testare il personale scolastico prima dell’inizio delle lezioni.

Su questo argomento si è espresso ieri il governatore Zaia, che ha fatto un appello ai medici di base chiedendo loro un ulteriore sforzo per garantire l’inizio delle lezioni in piena sicurezza.

Per quanto riguarda il tema delle elezioni, invece, la Regione Veneto ha spiegato che i seggi saranno organizzati regolarmente con la presenza delle forze dell’ordine, che controlleranno il rispetto del distanziamento sociale per evitare che si formino degli assembramenti.

Le persone che dovessero trovarsi in ospedale potranno votare, con le dovute cautele, come accade da sempre nei seggi allestiti negli ospedali.

Le persone in isolamento domiciliare dovranno comunicare la loro volontà di votare con una richiesta al proprio sindaco nei cinque giorni antecedenti la data del voto.

Saranno quindi allestiti dei seggi speciali, con il supporto della Protezione civile regionale, e l’ipotesi più accreditata prevede che gli scrutatori si spostino per far votare le persone al loro domicilio.

La Protezione Civile lavorerà in sinergia con la Croce Rossa Italiana per garantire la sicurezza di chi si recherà nel domicilio degli interessati con visiera, camice e dpi (dispositivi di protezione individuale).

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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