Nel punto stampa di oggi, sabato 2 maggio 2020, il governatore Luca Zaia ha fornito un nuovo aggiornamento sull’emergenza Coronavirus in Veneto: 371354 tamponi (quasi 10 mila in più rispetto a ieri), 18244 positivi (146 in più rispetto a ieri), 7165 persone in isolamento (17 in meno rispetto a ieri e molti sono gli isolamenti fiduciari in generale), 1070 ricoverati (17 in meno rispetto a ieri), 108 terapie intensive (2 in meno rispetto a ieri mentre le terapie intensive non Coronavirus sono 237), 2670 dimessi (29 in più rispetto a ieri), 1170 morti in ospedale (1502 in totale) mentre i nati nelle ultime 24 ore sono 91.
Per quanto riguarda le donazioni, si parla di quasi 37 mila versamenti per circa 57 milioni di euro (oggi è stata ricordata anche la donazione di Luciano Benetton di 100 mila camici per un milione di euro).
“C’è molta gente in giro – ha affermato il presidente della Regione Veneto – e questo è innegabile, nelle piazze, nei passeggi, nelle piste ciclabili e nelle piste pedonali. Insomma, è naturale che, con la possibilità di uscire di casa, si esca di casa. Ci prepariamo a un quattro di maggio con un’apertura che sarà importante perché riguarderà un milione e duecentomila persone. Domani presenteremo ovviamente tutto quello che è la proroga della nostra ordinanza, ovviamente in linea con il Dpcm”.
“C’è stata un’interlocuzione anche con il ministro Boccia – precisa Zaia – e penso che la dimostrazione che le ordinanze del Veneto siano assolutamente lineari e rispettose comunque di una filosofia che è quella di mettere in sicurezza la salute dei cittadini, ci permette di dire che faremo una proroga di quella che è la nostra ordinanza con alcuni aggiustamenti che vogliono portare ancora più chiarezza rispetto a dei quesiti che vengono fatti. È fondamentale dire ai veneti di non abbassare la guardia”.
“So che io sono ripetitivo ma io ho l’obbligo di ricordarlo tutti i giorni – aggiunge – A questo punto la sfida passa non più ai clinici ma al popolo. Adesso il nostro futuro ripassa in mano nostra. Non è più un fatto farmacologico, sanitario e di cure ma un aspetto fondamentale che viene delegato a noi. Noi spesso rivendichiamo l’autonomia, c’è un’autonomia istituzionale dei territori ma ce ne è anche una individuale, quante volte diciamo “lascia che decida io per la mia salute”. Sappiamo ovviamente con certezza che oggi decidere per la propria salute vuol dire decidere anche per la salute degli altri perché stiamo parlando di un virus e di un contagio”.
“Molti mi dicono “ma sarà obbligatoria la mascherina?” o altre definizioni del genere. Io dico che la mascherina ci aiuta a mantenerci in salute e a mantenere la salute nelle altre persone. Quando c’è pericolo di incontrare una persona, pur essendo all’aria aperta, bisogna portare la mascherina. L’invito è di non far entrare nessuno negli esercizi commerciali se non ha la mascherina” conclude Zaia.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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