Sono strategiche le misure di contrasto al falso Made in Italy agroalimentare che nel mondo vale 120 miliardi, il doppio delle esportazioni di cibo e bevande tricolori. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il DDL sul Made in Italy portato al Consiglio dei Ministri che prevede anche misure per sostenere l’imprenditorialità femminile in agricoltura, tutelare la biodiversità, promuovere i distretti di prodotti tipici e realizzare il Liceo del Made in Italy.
“Con il settore agroalimentare che rappresenta la perfetta sintesi di economia, lavoro, salute, cultura, storia e ambiente, è giusto – sottolinea la Coldiretti – sostenere lo sviluppo e la valorizzazione del Made in Italy anche sul fronte scolastico con corsi di studio mirati. Dietro ogni prodotto alimentare 100% italiano, c’è un territorio, una storia, una tradizione culturale, una abilità che bisogna sapere raccontare e difendere”.
Più tutela dunque anche per le denominazioni venete, secondo Coldiretti, che solo nel comparto del cibo conta certificazioni realizzano un fatturato di 3,70 mld di euro. La produzione regionale annovera 18 Dop, 18 Igp e 5 specialità tradizionali garantite a cui si aggiungono i primati del vino con 14 Docg, 29 Doc e 10 Igt tutti ambasciatori identitari del patrimonio agroalimentare regionale e che rappresentano un tutt’uno con l’offerta turistica. Secondo i dati elaborati da Coldiretti Veneto il valore delle imitazioni, prime tra tutte quelle del Prosecco prodotto bersaglio dei falsari, si aggira intorno ai 20mld.
“Importante – conclude la Coldiretti – è l’istituzione di un nuovo sistema facoltativo di certificazione per i ristoranti italiani all’estero per promuovere l’utilizzo di ingredienti di qualità e di prodotti appartenenti alla tradizione enogastronomica italiana e a denominazione di origine che vengono protette anche attraverso un fondo per il supporto alle azioni giudiziarie e stragiudiziarie intraprese dalle imprese a tutela dell’ identità nazionale dei prodotti”.
(Foto: ISPI).
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