“Stop ai fallimenti fino a dicembre”: si è concretizzata la proposta dell’onorevole Raffaele Baratto per intervenire a sostegno delle imprese che, dopo diversi mesi di chiusura forzata e di mancati guadagni, stanno incontrando delle difficoltà in quella che tutti chiamano “fase 2” dell’emergenza Covid-19.
Una battaglia parlamentare, durata diversi giorni, che ha visto impegnato sul fronte del “Decreto Legge Liquidità” anche il deputato pederobbese Raffaele Baratto, membro della Commissione Finanze della Camera dei Deputati e primo firmatario di un ordine del giorno approvato ieri, mercoledì 27 maggio 2020, che prevede la cosiddetta “moratoria sui fallimenti” estesa fino al 31 dicembre 2020.
L’onorevole Baratto si era speso in Commissione e in Parlamento con la maggioranza affinchè la scadenza prevista all’articolo 10 del decreto, che aveva inizialmente previsto l’improcedibilità dei ricorsi per fallimento fino al 30 giugno 2020, fosse estesa al 31 dicembre.
L’ordine del giorno è stato approvato e Baratto ha commentato: “Si tratta di un passaggio fondamentale. Il primo corollario di questa emergenza è la crisi di liquidità in cui è precipitato il sistema delle nostre imprese. Il tasso di insoluti è vertiginosamente aumentato creando un effetto a catena che rischia di trascinare nei tribunali decine di imprese che prima si trovavano a collaborare.”
“Non possiamo permettere – conclude l’onorevole Raffaele Baratto – che si inneschi un pericoloso cortocircuito. Dobbiamo impedire che il nostro sistema economico e le nostre piccole e medie imprese, dopo essere sopravvissute al Covid, muoiano per mano dei tribunali in attesa della liquidità promessa dal governo”.
Questo provvedimento dichiara di fatto improcedibili i ricorsi per fallimento fino alla data del 31 dicembre 2020, dando così ossigeno a molte imprese che, in questo momento, sono strette nella morsa del liquidity crunch (crisi di liquidità).
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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