Domani, giovedì 26 gennaio, l’asteroide 2023 BU raggiungerà estremamente vicino la Terra.
Secondo i vari calcoli non ci sarà alcun impatto, anche se raggiungerà una distanza dal suolo di soli 3.500 km. Una distanza che è circa il 25% quella dei satelliti geostazionari.
Si muove a una velocità di circa 9,3 chilometri al secondo, mentre le dimensioni hanno un diametro attorno i 3,7 e gli 8,2 metri. Non ci saranno conseguenze per il nostro Pianeta, anche se questa novità inquieta coloro che da anni chiedono un rafforzamento dei finanziamenti per il monitoraggio degli asteroidi, e soprattutto la difesa da eventuali grossi impatti.
La scoperta dell’asteroide la si deve all’ingegnere e astronomo amatoriale Gennadiy Borisov : lo ha osservato il 21 gennaio dall’osservatorio Margo di Nauchnij, in Crimea. Subito dopo il corpo celeste è stato studiato dagli «occhi spaziali» di tutto il mondo.
La sua traiettoria lo porterà all’interno dell’orbita dei satelliti geostazionari che sorvolano il Sud America.
L’incontro “ravvicinato” è previsto per giovedì 26 gennaio, intorno alle 22.17 ora italiana, anche se l’orario potrebbe variare di circa due ore.
Si tratta del terzo asteroide, dall’inizio dell’anno, che sorvola il pianeta a una distanza minore di quella che ci separa dalla Luna. Ed è il quarto più vicino mai registrato.
(Foto: web).
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