Dopo 50 mila anni torna la Cometa dei Neanderthal e si prepara a “salutare” il Sole: ecco come e quando vederla

Dopo cinquanta mila anni torna di nuovo la cometa di Neanderthal.

Nella seconda metà di gennaio il cielo boreale dà spettacolo grazie alla presenza di questo oggetto celeste grande qualche decina di chilometri. C72022 E3 ZTF è il nome in codice della cometa che è stata scoperta il 2 marzo dell’anno scorso dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci, quando si trovava a circa 640 milioni di chilometri dal Sole.

Attualmente la cometa si mostra ai telescopi con una chioma di colore verde, un’intensa coda di polveri di colore giallastro e una sottile coda di ioni di colore bluastro.

Le ultime osservazioni indicano che la luminosità sta aumentando come previsto e che la cometa sarà sopra la soglia della visibilità a occhio nudo fra il 20 gennaio e il 10 febbraio, con il massimo di luminosità il 1° febbraio in concomitanza con la minima distanza dalla Terra.

Le premesse attuali indicano che la cometa di Neanderthal sarà osservabile ad occhio nudo senza strumenti ottici solamente sotto cieli bui, puliti e limpidi, mentre diventerà percepibile già con piccoli binocoli da 42mm di diametro o ancora meglio ben visibile con telescopi astronomici di medio e largo diametro e a largo campo.

La magnitudine massima che si stima possa raggiungere la cometa è pari a 5, il che la rende un oggetto interessante da osservare che accompagnerà le notti da qui a metà febbraio.

Gli esperti consigliano di utilizzare per l’osservazione ad occhio nudo la visione distolta, posizionandosi lontano da centri abitati e al riparo da fonti luminose dirette e indirette. Per poter adattare gli occhi all’oscurità si consiglia di adattare il sistema visivo al buio evitando di utilizzare smartphone o dispositivi elettronici almeno per 30 minuti.

(Foto: Wikipedia – INAF Palermo).
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