Eden Cremazioni: dove l’addio al proprio animale domestico assume un altro significato

Eden Cremazioni: dove l’addio al proprio animale domestico assume un altro significato

Matteo Merlo, Alessandro Gigliotti e Michele Monetti lavorano nel settore delle cremazioni di animali domestici da molti anni. Per loro questo mestiere è una questione di empatia e di consapevolezza del dolore causato dalla perdita di un cane e di un gatto. La morte di un animale d’affezione tende ad essere minimizzata: “Alla fine si tratta di un cane, non di una persona” ci si sente dire spesso.

Eppure, ciascun animale porta nella vita del proprio padrone o padrona qualcosa che è diverso per ciascun individuo e che spesso va oltre il solo aspetto della “compagnia”. L’empatia è la qualità su cui i tre soci di Eden Cremazioni, società con sede a Fossò (Ve) hanno fondato la loro attività imprenditoriale nata nel 2017 e da allora cresciuta anno dopo anno fino alla recente rilevazione di una seconda azienda nel Vicentino.

La cremazione di animali domestici è un settore già ampiamente sviluppato in Francia e in Nord Europa che nel nostro paese si sta consolidando solo in tempi recenti e che soffre delle lungaggini burocratiche per l’ottenimento di tutti i permessi e le certificazioni sanitarie e ambientali che servono per svolgere un’attività di questo genere. Per avviare Eden Cremazioni ci sono voluti non solo investimenti da centinaia di migliaia di euro, ma anche un anno e mezzo solo per avere “le carte in regola“.

A noi si rivolgono perlopiù privati, famiglie che hanno un rapporto eccezionale con il proprio amico a quattro zampe – ci spiega Matteo Merlo nella sede veneziana dell’azienda dove è stata allestita una saletta detta “del commiato” per l’ultimo saluto al proprio amico – Lavoriamo molto anche con persone cieche, con bambini affetti da sindrome di Down, ma anche con associazioni, veterinari e forze di Polizia: ogni persona che si rivolge a noi ha una storia di vita unica, segnata, per diversi motivi, da un legame eccezionale con il proprio cane o gatto. Noi cerchiamo di rispettare quella storia offrendo un servizio all’altezza, rispettoso del dolore che può suscitare la perdita del proprio animale”.

Per Alessandro Gigliotti non servono competenze specifiche per fare questo mestiere, ciò che conta davvero sono le qualità umane. “Competenza per noi vuol dire essere comprensivi, sta nel capire cosa rappresenta la perdita di un cane o di un gatto per la persona che hai di fronte e il perché l’animale sia stato una presenza così importante nella sua vita”.

Il primo contatto con Matteo e Alessandro avviene per telefono. Si viene contattati direttamente dal proprietario dell’animale o dal veterinario e da lì si hanno due opzioni: la cremazione singola che avviene nello stabilimento di Venezia o Vicenza, oppure quella collettiva (assieme ad altri cagnolini) che non prevede la restituzione delle ceneri.

Se si opta per la cremazione singola le ceneri vengono restituite all’interno di urne pensate per essere molto più di un contenitore, ma degli oggetti significativi, con un certo valore estetico, che diano la sensazione di tenere il proprio amico fedele sempre con sé. Alcune si presentano come veri e propri quadri, altri sono creazioni artistiche realizzate appositamente da artigiani, altre ancora sono rocce di montagna oppure dei monili dove viene inserita una piccola quantità ceneri, e poi ci sono le urne biodegradabili con dei semi all’interno un domani faranno germogliare una pianta, come simbolo della continuità della vita.

A questi servizi si aggiunge anche la stanza del commiato, un ambiente ovattato, con luci basse, acquari e piccoli decori a tema, dove la persona può dare un ultimo saluto al proprio fedele a quattro zampe. “È uno spazio pensato per essere un luogo accogliente, dove dare l’ultimo saluto al proprio amico e seguirne, attraverso dei monitor, l’inserimento nel crematorio fino alla chiusura dell’impianto – spiega Alessandro Gigliotti – Molte persone ci hanno detto di aver provato sollievo e conforto in questa stanza dove l’atto di lasciar andare una creatura che ha significato tanto nella propria vita può essere vissuto, per quanto possibile, con serenità”.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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