Fabio Bui, già sindaco di Loreggia e presidente della Provincia di Padova, sarà il candidato presidente della lista di centro Popolari per il Veneto, che si presenterà in autonomia alle elezioni regionali di novembre.
La lista si apre anche a persone provenienti da realtà e movimenti autonomisti, un’area culturale radicata nel territorio veneto e ricca di esperienze associative e civiche che meritano oggi di essere valorizzate anche sul piano politico.
I Popolari per il Veneto propongono un progetto incentrato su persone, comunità locali e responsabilità condivisa, per dare forza a un soggetto politico regionale, sul modello della CSU bavarese e della Südtiroler Volkspartei. Un progetto libero dalle logiche dei partiti nazionali, che troppo spesso hanno usato il Veneto come serbatoio di voti senza difenderne davvero gli interessi.
«Dopo l’autonomia negata – dichiara Bui – il Veneto ha bisogno di un voto di speranza per tornare a credere in sé stesso. Non servono slogan, ma soluzioni concrete, nel segno della sussidiarietà e della valorizzazione delle nostre comunità. Insieme possiamo restituire al Veneto fiducia, dignità e futuro».
Le priorità del programma dei Popolari per il Veneto sono chiare e senza ombre:
- lavoro e imprese locali: sostegno ai giovani e all’artigianato, incentivi per chi investe e crea occupazione.
- Sanità pubblica: riduzione delle liste d’attesa, potenziamento dei servizi territoriali e più attenzione ad anziani e persone fragili.
- Sicurezza e legalità: contrasto alle baby-gang e presenza rafforzata delle forze dell’ordine nei quartieri più a rischio.
- Autonomia e protagonismo veneto: portare la voce del Veneto ai tavoli decisionali, senza più subire le scelte calate da Roma.
- Formazione e giovani: un nuovo rapporto tra scuola, università e territorio per creare opportunità reali di futuro.
- Qualità della vita: un Veneto verde e sostenibile, che coniughi sviluppo, comunità e tutela dell’ambiente.
Bui rilancia anche una visione strategica del Veneto come moderna metropoli diffusa, quasi 5 milioni di abitanti connessi tra città, campagne e montagna, al centro delle grandi vie economiche europee: dall’Alto Adriatico alla Via della Seta. «Il Veneto – sottolinea – deve diventare protagonista nelle scelte europee per i trasporti, l’economia e l’ambiente».
«Serve superare l’idea dei “paroni a casa nostra” – conclude Bui – e aprire finalmente la stagione dei protagonisti a casa nostra, dove il Veneto non debba più accontentarsi delle briciole, ma sappia far sentire con forza la propria voce ai tavoli decisionali”.
Anche nella Marca trevigiana spuntano i primi nomi a sostegno di Bui: Marco Guglielmin, residente a Gaiarine, dichiara con entusiasmo che finalmente c’è un “movimento politico” che rappresenti i Veneti. “Mi rivolgo soprattutto ai cittadini stanchi dei vecchi partiti, abbiamo un programma chiaro e diretto che parte dalla sanità, imprese e il lavoro (i nostri imprenditori vanno incentivati), sicurezza. Per ultimo ma non per importanza, l’autonomia, ormai da tanto tempo sbandierata e mai arrivata”.
Ivete Capovilla, residente a Istrana e mamma di una bambina di 12 anni, si è candidata per la coerenza del “Movimento” per le famiglie, e da tempo si dedica a un tema importante la violenza contro le donne.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Popolari per il Veneto)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata








