“A Roma abbiamo ribadito la necessità di ampliare il periodo di caccia al cinghiale, il bisogno di rafforzare la vigilanza venatoria e l’opportunità di dare alle Regioni la possibilità di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette”.
Lo ha detto ieri l’assessore all’Agricoltura del Veneto e coordinatore della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, Federico Caner, nell’incontro con la stampa nella Capitale, assieme al collega di Giunta, Cristiano Corazzari, al quale hanno partecipato (in presenza e in videocollegamento) tutti gli assessori delle Regioni e delle Province autonome, nonché il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
“Questa questione non è più rinviabile: ci sono diverse emergenze sul tavolo del Governo e una di queste è sicuramente quella legata agli ungulati – ha sottolineato Caner -. I danni in agricoltura sono insostenibili e le nostre strade non sono più sicure. Infatti, è aumentata drasticamente la frequenza di incidenti stradali, spesso anche gravi, causati dagli ungulati e tra la popolazione c’è grande preoccupazione legata anche al diffondersi della peste suina”.
“I cinghiali vanno portati fuori dalle città e dai centri turistici, deve essere esteso di due mesi il periodo di caccia al cinghiale e le Regioni devono essere libere di adottare i loro piani di contenimento aumentando i soggetti abilitati al controllo – ha concluso Caner -. Le nostre istanze sono sul tavolo del Governo, ora attendiamo con urgenza il provvedimento per frenare una situazione fuori controllo da mesi sull’intero territorio nazionale”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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