Nuova videoconferenza, prevista per questo pomeriggio, delle Regioni con il governo italiano per la presentazione della bozza del prossimo Dpcm sul quale le autorità regionali si dovranno esprimere con un parere entro sera.
“Lo scenario non è dei migliori perché la contrazione delle prestazioni sanitarie è forte ma è altrettanto vero che la dotazione organica è sempre tirata – ha spiegato Zaia ringraziando tutti gli operatori della sanità veneta – Adesso abbiamo un concorso per infermieri che cerchiamo di chiudere, sono 500 candidati, e anche questo ci aiuterebbe ad essere più performanti. Non nego che stiamo presentando al ministro tutta una serie di nuove proposte per riuscire a valorizzare fino in fondo tutte le professionalità della sanità, anche rispetto ad alcune sfide come il tema del contact tracing”.
Nella giornata di oggi arriveranno in Veneto 64 mila tamponi rapidi dal governo che si aggiungeranno alla dotazione già presente nel territorio regionale. Questo materiale, si parla kit di tamponi e di dispositivi (camice, visiera e tutto quello che serve per fare i tamponi), sarà inviato in settimana a tutti medici di base.
“Devo ringraziare i medici di base che ancora oggi fanno i test in maniera volontaria – ha aggiunto il governatore del Veneto – Sono oltre 650 in Veneto e va un forte ringraziamento a chi si è già messo a disposizione da quasi un mese. Anche ieri hanno eseguito 1.500 tamponi (poco più di due tamponi a testa). Non è vero che non c’è nessuno che fa tamponi: noi non la viviamo come una contrapposizione ma capite che in un momento di estrema necessità è opportuno che tutti quelli che sanno cucire la ferita lo facciano”.
Zaia ha ringraziato l’Avis regionale per la donazione di 29 mila euro con la quale sono stati acquistati tre frigoriferi (emoteche) per il plasma. “Sul plasma noi stiamo andando avanti e si sta ancora scrivendo a tutti i pazienti – conclude il presidente del Veneto – Abbiamo deciso di intercettarli a guarigione direttamente in ospedale, per chiedere che donino il plasma. Il plasma iperimmune è una cura in Veneto. Per noi è normalità, tutti ne hanno parlato e noi siamo gli unici che hanno fatto la banca del plasma. Non abbiamo mai smesso di somministrare plasma iperimmune nelle condizioni nelle quali i medici ritengono che ci sia titolo e il candidato ideale per somministrare questo plasma”.
Questi i dati di oggi, martedì 3 novembre 2020, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 2.365.361 tamponi molecolari (15 mila nelle ultime 24 ore), 63.095 positivi dall’inizio dell’emergenza (2.298 in più nelle ultime 24 ore), 35.166 positivi in questo momento, 16.275 persone in isolamento (532 in più di ieri), 1.119 ricoverati in area non critica (108 dei quali sono negativi), 148 terapie intensive, 2.458 morti in totale (31 persone hanno perso la vita nelle ultime 24 ore) e 4.885 dimessi dal 21 febbraio (71 persone sono tornate a casa nelle ultime 24 ore).
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Zaia Qdpnews.it).
#Qdpnews.it